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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/01/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Matteo parla a Strasburgo ma l’aula è semivuota, scoppia la polemica con Forza Italia

ROMA La sua voce rimbomba nel vuoto. Il deserto ascolta le sue parole. Matteo Renzi fa il suo discorso nel nulla, qualche deputato che sonnecchia da una parte, qualcun altro che sacramenta contro le tesi del premier italiano, qualcun altro ancora che esce e raggiunge tutti i colleghi che non sono entrati. E l’immagine desolante dell’aula di Strasburgo - all’indomani o quasi dell’attacco sanguinosissimo al cuore dell’Europa - sembra fare il paio in maniera ancora più plateale con il vuoto nell’emiciclo di Montecitorio di qualche giorno fa.
PALAZZO ROMANO

Qui, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha provato ha ragguagliare i parlamentari italiani sulle misure di sicurezza prese in difesa della nostra nazione dai possibili attentati dei terroristi islamici. E sembrava parlare da solo Angelino. Una ventina di onorevoli al massimo, su oltre seicento deputati, era presente e quindi interessata a questa grande questione italiana del come fronteggiare l’orrore. E gli altri? Nessuno. E di fronte a Renzi ieri? Quasi nessuno. L’Europa in un momento così grave, evidentemente questo è: l’assenza. Vista con gli occhi dei fondamentalisti, l’Europa si presenta come lo spettacolo per loro migliore: la rappresentazione di un Continente popolato da politici incapaci di esserci e di volerci essere e basterebbe la sola presenza di tutti per dimostrare una prova di forza, di orgoglio, di coraggio. E la volontà di avviare insieme una politica comune.
Gli avversari, interni e internazionali, di Renzi hanno subito buttato in politichetta il vuoto d’aula a Strasburgo. Senza coglierne la portata tragica.
Avrebbero potuto parlare di un brutto spettacolo e invece si sono compiaciuti per il flop di spettatori e partecipanti all’evento della chiusura renziana del semestre europeo: ricco, o meno, di risultati ottenuti da parte di questa presidenza italiana di turno.
E allora, al netto della baruffa personale scatenatasi tra Renzi e Salvini, ecco l’eurodeputato azzurro Raffaele Fitto: «Renzi parla in un’aula semivuota: e questo è di per sè un giudizio eloquente e impietoso degli europarlamentari di tutti i Paesi e di tutte le appartenenze politiche sul semestre italiano. Un’aula vuota per un semestre vuoto, si potrebbe sintetizzare».
SUICIDIO

E così tanti altri, nel partito berlusconiano, nella Lega e nei loro amici comunitari: evviva l’aula deserta, significa che Renzi non interessa più a nessuno. Gioiscono e sghignazzano. Forse dovrebbero preoccuparsi, invece, perchè il vuoto dell’Europa in momenti come questi equivale a un suicidio.

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