«Avevo detto che sarebbe stato un obiettivo strategico riconoscere la condizione differenziata dell’Aquila città capoluogo in ragione del di più di funzioni che svolge e non del di più d’affetto. Ecco la proposta». Così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha tenuto a battesimo la proposta di legge «speciale» sull’Aquila capoluogo il cui testo è già stato anticipato ieri. Buone notizie anche per la ricostruzione post sisma, a margine: «Sono fiducioso che avremo la copertura normativa per evitare lo sforamento del patto di stabilità per il Comune dell’Aquila - ha detto D’Alfonso -. Ho parlato sia con il sottosegretario Paola De Micheli, sia con il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco. Ci aiuteranno loro ad avere l’inserimento di questa norma nella prima navicella legislativa», vale a dire nel decreto milleproroghe.
Una proposta, quella della legge speciale, «portata avanti dal genio produttore di Pierpaolo Pietrucci, dalla vigilanza del sindaco e dal mio apprezzato conflitto di interessi. C’era un vuoto sulle funzioni dell’Aquila - ha detto il presidente - La legge riconosce un quid in più in ragione del quid in più che svolge questa città. Una spalmatura di risorse e un rango speciale per il procedimento programmatorio». Nel testo si parla di un gettito dello 0,5% degli introiti del bollo auto, che per i presentatori della legge equivarrà a quasi 1 milione di euro rispetto al totale di oltre 400 milioni. D’Alfonso ha spiegato che se invece della percentuale «ci fosse stata una quantificazione numerica dei fondi da stanziare sarebbe stato un provvedimento amministrativo, non una legge. Questo invece è uno strumento - ha sottolineato - e quando la Regione assegnerà le risorse dovrà tenere conto che qui c’è un di più di funzionamento e di erogazione dei servizi». «Non parliamo di risorse effimere - ha detto il giovane democrat Pietrucci - ma di 1 milione di euro, è una base normativa importante che dovremo tramutare al meglio ascoltando le proposte della nostra città. Per questo avvierò presto una fase di dibattito pubblico». All’evento ha preso parte anche il sindaco, Massimo Cialente, ma non, come annunciato alla vigilia, quello di Pescara, Marco Alessandrini, anche se D’Alfonso ha parlato comunque di vicinanza della municipalità adriatica. Per il sindaco aquilano era «difficile dare l’esatta dimensione politica e collazionare il testo, ringrazio Pierpaolo per il lavoro che ha svolto. Chiaro è - ha aggiunto - che la legge cade in un momento decisivo per questa città. Il ruolo di capoluogo e città storica andava riconfermato e ridelineato dopo la tragedia del terremoto che ci ha colpito. È un altro puntello alla ricostruzione».