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Pescara, 24/11/2024
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Data: 17/01/2015
Testata giornalistica: Lanciano24.it
Lanciano, Rolandi (Filt-Cgil) in visita a Sangritana: “Possibili sviluppi occupazionali”. Le criticità di organico dell'azienda unica in costruzione potranno portare ad assumere nuovo personale (Guarda il servizio)

LANCIANO – Il segretario regionale della Filt-Cgil, Franco Rolandi, ha fatto visita alla Ferrovia Adriatica Sangritana, dopo l’incorporazione per fusione nell’Arpa e l’avvio, quindi dell’azienda unica di trasporto regionale. Il tour è iniziato dalla stazione di Pescara dove Rolandi, accompagnato dal presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo, e dal segretario provinciale della Filt-Cgil, Maurizio Di Martino, hanno preso il treno delle 9,16 alla volta di Lanciano.

La visita è continuata al deposito-officina di Torre Madonna, allo scalo di Saletti e al futuro cantiere per la stazione passeggeri a servizio di Sevel e di tutto l’agglomerato industriale, e si è conclusa al deposito delle autolinee nella zona industriale. «Abbiamo presentato tutte le peculiarità e i possibili sviluppi di Sangritana», ha spiegato il presidente Di Nardo, «nel quadro dell’azienda unica che giorno dopo giorno si va costruendo. Lanciano sarà sede del ramo ferro e anche distretto di tutte le attività commerciali e turistiche».

«La crescita di Sangritana negli ultimi 25 anni è stata notevole», ha sottolineato Di Martino, «prima serviva un bacino interno, quello del Sangro-Aventino, e oggi è un’azienda di respiro interregionale come trasporto passeggeri e merci. E il suo sviluppo va visto nell’ottica della macroregione Adriatica, a servizio anche di Marche e Molise».
«Avere un’azienda di trasporto di proprietà è un vantaggio per una regione piccola come l’Abruzzo», ha aggiunto Rolandi, «l’azienda unica era una necessità ed anche per Sangritana era essenziale entrarvi, malgrado la diffidenza di Lanciano e del territorio. È vero, c’era anche la necessità di difendere Arpa, ma l’azienda unica potrà contare su una forza lavori di 1.700 persone, che la pone all’ottavo posto in Italia, con esperienza sia su gomma che su ferro. Ma ci sono concrete possibilità di ulteriori sviluppi occupazionali: ci sono carenze per quanto riguarda i guidatori, ma anche criticità nel settore manutentivo».

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