VASTO Il trasporto merci su rotaie va potenziato, rendendolo più conveniente rispetto a quello su gomma. Lo chiedono i sindacati di categoria e lo ha ribadito in una nota anche il presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo. Il Vastese questa volta chiede all’unisono alle Ferrovie di non tagliare un servizio che, se eliminato, andrebbe a colpire pesantemente l’economia del territorio. Il primo a cercare una soluzione dopo l’Sos lanciato una settimana da dalla Filt-Cgil (leggi l'articolo), è il sottosegretario con delega ai trasporti della Regione, Camillo D’Alessandro (Pd). D’Alessandro ha convocato una riunione che si terrà mercoledì 21 gennaio a Pescara. Al summit sono stati convocati i politici del territorio, sindacati, Confindustria, Arap e Sangritana. Quest’ultima ha ribadito che lo sviluppo del territorio sta a cuore alla società. «È solo potenziando il servizio su rotaia che le aziende preferiranno il treno al camion per il trasporto dei loro prodotti, rispettando, peraltro, i dettami della Comunità Europea», ha scritto in una nota il presidente Di Nardo. «Fino a qualche anno fa», ha ricordato Di Nardo, «c’erano imprese ferroviarie che componevano convogli completi unendo più carri raccolti in più raccordi industriali anche di più regioni. I costi di terminalizzazione, tradotta, gestione degli scali ferroviari, insieme alla politica di contenimento di costi di gestione di scorte di magazzino delle aziende, hanno rivoluzionato e profondamente modificato il mercato del trasporto merci. Nella nostra regione, ad oggi, l’unico raccordo dal quale partono treni completi è quello che gestisce Sangritana a Saletti in Val di Sangro». Dal 2013 la società sta cercando di realizzare un convoglio completo tutto abruzzese plurimarca con 15-18 carri.