CHIETI Il nodo è stato sciolto persino in anticipo rispetto all'ultimatum (48, massimo 72 ore) lanciato l'altro ieri dall'ala teatina di Forza Italia: Umberto Di Primio ha ottenuto il via libera definitivo, dal tavolo regionale del centro destra riunitosi ieri a Pescara, alla ricandidatura a sindaco di Chieti. Non solo: l'investitura ha ricevuto la «benedizione» in tempo reale di un uomo di primo piano assoluto nell'Ncd, l'ex ministro Gaetano Quagliarello e a questo punto i prossimi appuntamenti saranno l'ufficializzazione della candidatura in conferenza stampa e la manifestazione pubblica che il centro destra teatino ha in animo il 30 gennaio per presentarsi alla città.
Di Primio già prima dello scorso Natale aveva incassato il sì a ripresentarsi ma il mattino dell'8 gennaio l'avviso di garanzia che gli è stato notificato con l'accusa di corruzione nell'inchiesta sul progetto per realizzare il centro commerciale Megalò 3, ha spinto il vertice regionale di Forza Italia, che ha letto negli effetti a caduta dell'azione della magistratura un oggettivo indebolimento di Di Primio, mentre nessuno ha lesinato espressioni verbali di stima nei suoi confronti, a rimettere tutto in discussione.
Il coordinatore Nazario Pagano a quel punto ha insistito per la candidatura dell'ex assessore regionale oggi consigliere Mauro Febbo, che a Chieti viene accreditato di un forte consenso personale, chiedendo che per decidere sulla ricandidatura del sindaco uscente si tenesse un duplice tavolo, abruzzese e romano.
Di Primio, che non ha mai fatto un passo indietro, ha avuto dalla sua parte, da subito, sia Febbo, la cui linea si è rivelata vincente, il quale gli ha confermato fiducia e appoggio ed ha respinto seccamente al mittente l'invito di Pagano a candidarsi, sia gli assessori e i consiglieri comunali. Per un centro destra che si presenterà alle elezioni del 17 maggio con sette liste la campagna elettorale si annuncia comunque in salita. Di Primio troverà sulla sua strada Luigi Febo, che dopo aver vinto nettamente le primarie del centrosinistra è già in campagna elettorale, sta cercando in ogni modo di recuperare l'ala sinistra dello schieramento e può contare sul sostegno possente del governatore D'Alfonso. Ma della partita, con un peso elettorale non indifferente, è anche l'ex vice sindaco Bruno Di Paolo, che pure è in campagna elettorale già da un pezzo. In campo, finora, anche un quarto competitor Donato Marcotullio, un imprenditore di 35 anni pieno di entusiasmo ma incognita per tutto il resto.