Conto alla rovescia per il debutto della dichiarazione dei redditi precompilata che entro il 15 aprile raggiungerà circa venti milioni di italiani, tra pensionati e lavoratori dipendenti e assimilato. Sarà un debutto sperimentale perché per il primo anno mancheranno molti dei dati per fotografare integralmente la posizione dei contribuenti interessati. In sette casi su dieci, infatti, sarà da integrare.
A tappe forzate
Il calendario di avvicinamento alla prima dichiarazione precompilata è fitto: entro il 2 marzo (la scadenza del 28 febbraio, infatti, cade di sabato quest'anno) i sostituti d'imposta dovranno consegnare ai percettori la nuova certificazione unica (che sostituisce il vecchio Cud). Entro il 9 marzo, poi, dovranno trasmettere telematicamente all'agenzia delle entrate le certificazioni.
Una volta ricevute le certificazioni sui redditi, l'Agenzia predisporrà le dichiarazioni precompilate, che saranno disponibili dal 15 aprile sul sito delle Entrate. A quel punto il contribuente potrà scegliere di trasmettere la dichiarazione precompilata oppure di modificarla e poi inviarla. Per farlo, potrà rivolgersi al Caf o a un professionista, oppure potrà scegliere il metodo fai-da-te.