‘La Regione Abruzzo finanzia sia Trenitalia che la FAS (Sangritana) per garantire l’offerta ferroviaria agli abruzzesi, ma gli abruzzesi non riescono ad utilizzare i treni pagati dalla regione con i soldi dei contribuenti, perché non riescono ad avere informazioni sull’offerta’. La denuncia arriva da un comunicato congiunto di Filt Cgil e Federconsumatori Abruzzo.

‘Se, per esempio, un cittadino vuole raggiungere Lanciano da Pescara, né i quadri cartacei in stazioni, né il sito di Trenitalia, danno un minimo di informazione sui treni che collegano Pescara a Lanciano. Eppure i treni ci sono, e non sono neanche pochi; ma i cittadini non debbono sapere (potrebbero utilizzare il TPL anziché l’auto privata)’, rivelano nella nota il segretario regionale Filt Cgil Franco Rolandi e Tino Di Cicco dell’Osservatorio Mobilità Federconsumatori, che poi insistono:

‘Se poi gli abruzzesi volessero conoscere i collegamenti esistenti tra Pescara e Teramo, oppure tra Pescara e Sulmona, e cercano informazioni sull’offerta ferroviaria, sul sito di Trenitalia non trovano i treni della Sangritana. Per esempio il treno 23910 in partenza da Pescara per Teramo alle ore 13.55, oppure il treno 23947 in partenza da Pescara per Sulmona alle ore 14.51, esistono, ma non sono indicati sul sito di Trenitalia che informa i cittadini sull’offerta ferroviaria.

Se Trenitalia cerca di boicottare l’offerta della Sangritana danneggiando così i cittadini abruzzesi, un consiglio ai gestori della Sangritana : inviate le informazioni sull’offerta ferroviaria della Sangritana ai Responsabili delle ferrovie tedesche ( DB Bahn ): in questo caso gli italiani potrebbero ottenere le informazioni che non ottengono dal sito Trenitalia, dal sito DB Bahn. Potrebbero ottenere tutte le informazioni sull’offerta della FAS, e anche molto altro (DB Bahn rispetta il regolamento europeo 1371/2007, Trenitalia no)’.

La Filt Cgil e la Federconsumatori Abruzzo denunciano l’assenza dei Responsabili della regione Abruzzo in questo cruciale campo delle informazioni, assenza che impedisce ai cittadini abruzzesi di conoscere tutta l’offerta pubblica ferroviaria regionale.