«Fate presto, sono stato rapinato». La chiamata, al 113 del Commissariato di Avezzano, è arrivata intorno a mezzanotte e dalla sala operativa è scattato subito l’allarme, con le volanti della Polizia stradale di Carsoli, coordinate dall’ispettore Paolo Prosperi, dirottate sul posto. Il giovane, addetto all’impianto di carburanti che si trova sull’area di servizio Civita Sud dell’A24, direzione L’Aquila, spaventato ha raccontato all’operatore di aver subito una rapina. Il personale della Stradale è giunto subito sul posto a sirene spiegate ed è iniziata la caccia ai banditi. Il gestore dell’impianto di carburante, un giovane di 30 anni, S.V., originario di Collalto Sabino, ha riferito ai poliziotti che poco prima aveva subito una rapina a mano armata a opera di un giovane travisato da passamontagna e armato di fucile.
IL RACCONTO
«Con fare minaccioso ha chiesto - racconta la vittima - dove fosse la cassaforte. Alla risposta negativa ha esploso un colpo di fucile e solo per miracolo non sono stato preso. Mi sono gettato per terra e il bossolo è andato a conficcarsi contro una parete. A questo punto è entrato dentro, ha afferrato l’incasso che era nel registratore di cassa ed è fuggito sicuramente a piedi perché non ho visto la macchina arrivare e partire». Pochi gli elementi a disposizione degli investigatori. Al momento viene battuta ogni pista, e le indagini sono a tutto tondo. Il colpo avrebbe fruttato appena 400 euro e il rapinatore solitario dopo il colpo sarebbe fuggito a piedi scavalcando la recinzione dell’autostrada e da lì un complice lo stava attendendo, nel parcheggio esterno, per fuggire in macchina. Da mesi l’addetto alla pompa di benzina durante la notte si rinchiude in un gabbiotto dove appunto gli automobilisti pagano prima di effettuare il rifornimento.
LA SICUREZZA
L’accorgimento doveva servire proprio a proteggere i dipendenti da eventuali malviventi. Questa accortezza però non è servita a evitare la rapina dell’altra notte anche perché il malvivente, conoscendo la situazione, si era armato di fucile. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che l’uomo coperto da un cappuccio, si sia avvicinato al gabbiotto del giovane addetto alle pompe di benzina sparando un colpo con un fucile da caccia e dopo aver chiesto la cassaforte sia entrato all’interno e abbia arraffato tutto l’incasso che era nella cassa, circa 400 euro. La rapina che è accaduta appunto poco prima di mezzanotte sembra che sia stata ripresa dal circuito di videosorveglianza installato nella pompa di benzina e le immagini sono state subito sequestrate dagli inquirenti per cercare di risalire al responsabile del colpo.