TERAMO Disposta l’autopsia sul corpo di Mirland Tatani, l’operaio albanese di 35 anni, residente a Civitella, che l’altro ieri si è schianto con la sua auto contro un’autobus dell’Arpa fermo sulla strada per far scendere i passeggeri. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì all’altezza di Faraone, sulla strada provinciale che collega Villa Lempa a Sant’Egidio. L’incarico verrà affidato oggi all’anatomopatologo Giuseppe Sciarra dal sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, che intende vederci chiaro sulle cause di un tragico incidente la cui dinamica è al momento inspiegabile. L’autobus era fermo su un tratto rettilineo, le condizioni di visibilità e del fondo stradale erano perfette per cui non si capisce come abbia potuto l’operaio albanese schiantarsi contro il mezzo dell’Arpa, guidando come se non lo avesse neanche visto. Una delle ipotesi è che abbia avuto un malore e non sia stato più in grado di controllare la sua auto ed è per questo motivo che è stata disposta l’autopsia. Ma è anche possibile che l’incidente sia avvenuto per un guasto meccanico all’auto dell’albanese o che lo stesso si sia forse distratto per esempio usando il telefonino. L’incarico per l’autopsia verrà conferito questa mattina ed è probabile che l’esame venga eseguito in giornata. L’incidente avrà delle conseguenze anche per l’autista dell’autobus perché, sottoposto ad alcoltest come da prassi in questi casi, è stato trovato con una piccola quantità di alcol nel sangue. Un livello minimo, ben al di sotto dei già restrittivi limiti previsti dalla legge per chi guida un’auto privata, ma i conducenti dei mezzi pubblici devono avere, quando sono in servizio, un tasso alcolico pari a zero. Per questo motivo il sostituto procuratore Giovagnoni ha disposto nei suoi confronti una sanzione amministrativa, ovvero una multa: non una sanzione penale in quanto il tasso alcolico riscontrato dalle analisi era molto basso.