A Chieti l'Udc sconfessa l'accordo raggiunto a livello regionale appena quattro giorni fa per la ricandidatura di Umberto Di Primio e si dice pronto persino ad andare da solo, pur rimanendo nel centrodestra. Il sindaco, dal canto suo, starebbe invece per annunciare ufficialmente (a fine settimana) la sua candidatura. Ma dal braccio di ferro potrebbe nascere un polo capace di raccogliere sia gli scontenti del centro destra (Udc e dintorni) che quelli del centro sinistra pescando fra coloro che non hanno digerito la sconfitta alle primarie di Marco Marino. L'uomo simbolo dell'Udc, Andrea Buracchio, ieri è stato irreperibile, almeno al telefono. Parla invece il capogruppo in Consiglio comunale Mario De Lio: «Noi dalla situazione attuale usciamo fuori, la base non vuole Di Primio perchè vede la campagna elettorale in salita: noi eravamo per le primarie e l'avviso di garanzia al sindaco (per la vicenda di Megalò 3 ndr) è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Noi siamo garantisti - sottolinea De Lio - ma abbiamo anche chiesto di riflettere a freddo su questa tegola che macchia una campagna elettorale già difficile. A questo punto aspettiamo di sapere anche cosa faranno gli altri: se dobbiamo andare solo andremo soli mettendo insieme gli scontenti del centro destra e del centro sinistra. L'Udc rimane comunque nel centro destra». I bene informati dicono che la querelle dovrebbe approdare a Roma sul tavolo del segretario nazionale dell''Udc Lorenzo Cesa. Di Primio è pronto ad andare avanti pur senza chiudersi alle spalle alcuna porta. «Ho parlato con le persone dalle quali mi aspetto sostegno e da tutti ho avuto la stessa risposta - esordisce Di Primio - sì, e sei tu che te lo devi sentire. Io me la sento e non ho nessun elemento per non riproporre la candidatura. Porterò avanti una campagna elettorale all'attacco e non in difesa, c'è già l'adesione dei partiti di centro destra e di altri gruppi di area. Metteremo insieme i cittadini che vogliono sostenere un progetto reale per la città e non slogan, consapevoli di ciò che oggi significa amministrare. Quanto all'Udc dovrebbe spiegare tante cose ai cittadini prima di dire se mi sostiene o meno». Di Primio non lo dice ma sull'Udc pesa come un macigno, forse sulla stessa formazione di una lista, il caso dell'ex assessore D'Agostino che proprio questa mattina sarà in aula per patteggiare una pena per violenza sessuale e concussione e anche questa vicenda agita il partito.