PESCARA Una struttura ospedaliera unica per il bacino Chieti-Pescara, da realizzare in un'area già individuata a metà strada fra i due territori. Il governatore Luciano D'Alfonso la butta lì, a margine del convegno organizzato dall’Ambrosetti club sull'Europa e la Marca Adriatica, all'Aurum di Pescara, ma è consapevole di dare una notizia enorme: «Abbiamo trovato una ”striscia di Gaza” che consente ai pescaresi di vederlo pescarese e ai chietini di vederlo chietino». Sambuceto, zona aeroporto. Non c'è bisogno di correre troppo con la fantasia.
Ma i soldi chi li mette? Il commissario-governatore ricorda che ci sono 450milioni di euro a disposizione per la realizzazione dei nuovi presidi sanitari. Dunque, più che una boutade un progetto fattibile e spendibile anche sul piano politico.
Chi non viene colto di sorpresa dall'annuncio di D'Alfonso è l'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci: «Come ricorderete, nel mese di luglio parlai subito di Asl unica Chieti-Pescara, e naturalmente mi riferivo anche ad un presidio unico nell'area urbana. Convocai un incontro di maggioranza su questo. Del resto -osserva l'assessore- è quello che ci viene chiesto anche nell'ambito della programmazione sanitaria nazionale con l'articolo 20, che impone strutture uniche per bacini fino a 600mila abitanti: quello di Chieti-Pescara ne ha 550mila e rientrerebbe in questo contesto. La proposta avanzata da D'Alfonso sarebbe dunque perfettamente congrua». Paolucci resta tuttavia con i piedi per terra: «E' ovvio che si tratta comunque di un percorso tortuoso, ma realizzabile con il contributo delle università». Quanto alle risorse: «Sarebbe necessaria una sorta di contribuzione pubblico-privato. Almeno la metà dei finanziamenti potrebbero venire da un project-financing. Si tratterebbe anche di una impostazione che vale nel tempo, perché segnerebbe la programmazione sanitaria della regione per i prossimi trenta o quarant’anni».
COMMISSARIAMENTO
All'Aurum D'Alfonso ha toccato anche gli altri temi della sanità: «Siamo nella credibile condizione di poter uscire dal commissariamento e concludere il piano di rientro entro il settembre 2015. Rispetto al piano operativo -ha aggiunto- abbiamo centrato ad oggi il 97% degli obiettivi».
MOLISE
Al meeting di ieri era presente anche il governatore della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, il quale ha spiegato che al momento «è in corso una riflessione», anche se il percorso della Macroregione è più avanzato con l'Abruzzo di Luciano D'Alfonso che con le Marche.