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Data: 23/01/2015
Testata giornalistica: Il Sole 24 ore.com
Pensioni, Poletti: cambiare la legge Fornero o si rischia un problema sociale

È necessario intervenire sulla legge Fornero con strumenti flessibili di accompagnamento al pensionamento, come il prestito previdenziale, o si rischia un problema sociale. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un convegno alla Luiss di Roma.

In difficoltà chi ha perso il lavoro prima di maturare la pensione
«Il tema è posto - ha detto - noi sappiamo che esiste un problema che riguarda in particolare quelle persone che sono vicine al completamento del loro periodo per maturare i diritti alla pensione e che nella situazione di difficoltà hanno perso o possono perdere il posto di lavoro e non hanno la copertura di ammortizzatori sociali sufficienti a maturare la condizione di pensionamento». Per il ministro «uno strumento flessibile che aiuti queste persone a raggiungere i requisiti bisognerà sicuramente produrlo. Abbiamo molte ipotesi all'ordine del giorno, il prestito previdenziale è una possibilità , ce ne sono anche altre, vedremo».

Modifiche alla Fornero solo dopo i decreto attuativi del Jobs act
Eventuali modifiche alla legge Fornero per dare una soluzione al problema di chi perde il lavoro ma non ha ancora maturato i diritti alla pensione potranno avvenire solo dopo il completamento dei decreti attuativi della riforma del lavoro, ha spiegato il ministro del lavoro. Poletti ha spiegato che «la priorità assoluta sono i decreti di attuazione della legge di riforma del mercato del lavoro. Per noi questa è la priorità».

La proposta di Damiano
Sul tema è intervenuto anche Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. «Siamo totalmente d'accordo (con il ministro Poletti, ndr) anche perché è da tempo che chiediamo un intervento significativo e strutturale di correzione della riforma Fornero. Abbiamo avanzato le nostre proposte - continua Damiano - che sono già state tradotte in disegni di legge del Pd: la principale prevede di consentire, a chi ha 35 anni di contributi, di accedere alla pensione a partire dai 62 anni con una penalizzazione massima dell'8 per cento». «A questa soluzione vogliamo aggiungere quella di “Quota 100” e ricordare l’esigenza di risolvere l’annosa questione dell’Opzione donna, evitando ulteriori rimpalli di responsabilità con l’Inps e la Ragioneria dello Stato», conclude Cesare Damiano.

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©RIPRODUZIONE RISERVATA

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TAG: Previdenza, Giuliano Poletti, Cesare Damiano, Commissione Lavoro, Camera dei deputati, Damiano Sul, Inps, Jobs, Pd
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Commenti (27)

Posto fisso garantito a tutti i lavoratori con tessera CGIL!

Cittadino1

22-01-2015 18:10:08

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non dimentichiamo CHI PAGA se si consente di andare in pensione prima. quello che si può fare è di consentire a tutti di andare in pensione prima dei limiti attuali su base volontaria ripartendo il valore totale di pensione (da 67 a fine vita presunto dalle tavole di mortalità) su più anni aggiungendo al numero precedente gli anni anticipati. costo zero per l'erario e libertà di scelta del lavoratore. unica eccezione se il conteggio dovesse determinare un importo troppo basso tale da essere al disotto della pensione minima per un coefficiente (ad esempio 1,5).

Karl4

22-01-2015 18:07:29

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Prima abbiamo atteso che la consulta si pronunciasse sull'ammissibilità del referendum della lega.
Oggi dall'incontro con renzi anche la merkel dovrà dare il suo assenzo a riformare la legge fornero. A giorni Padoan incontrerà Boeri per preparare qualche sorpresa sicuramente in negativo.
Ma che paese è questo ?!?!
Chi mai dovrà decidere dopo 3 anni di bla bla bla e risultati zero a fare qualcosa per gente che dopo aver perso il lavoro, con 40 anni di contributi deve pagare esosi contributi volontari per arrivare alla pensione; in altri termini dopo aver pagato, come nel mio caso, ca. 400mila euro di contributi INPS sono costretto a pagarmi altri 3 anni di c.v. (oltre 50mila euro) cioè sto anticipando io i soldi per i primi anni della pensione che percepirò dal 2018. Comunque tranquilli ora si risolverà tutto. poletti oggi è tornato a farsi sentire e come al solito sentiremo tante chiacchere e risultati zero....perchè merkel padoan renzi non vogliono...

giampaolo_E1BP0YUD9C

22-01-2015 17:52:06

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Direttamente interessata, dato che in famiglia ho un congiunto con 33 anni di contributi versati, 59 anni, da cinque anni in cerca di lavoro, ma, nonostante i vari concorsi brillantemente superati e colloqui soddisfacenti, la risposta e' sempre la stessa: PREFERIAMO CANDIDATI PIU' GIOVANI. Ma allora e' troppo vecchio per reintrodursi nel mondo del lavoro, ma troppo giovane per poter usufruire di pensione. Vorrei che il Ministro Poletti risolva questi casi, a dir poco assurdi. Come fa a vivere la gente in questo modo?.... attendono un altro suicidio o che vada a vivere in macchina????

sara550

22-01-2015 17:36:28

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“Prestito previdenziale”? Non sarà mica che in futuro, oltre a pagare contributi INPS obbligatori e discriminatori (commercianti e artigiani 24%, freelance 33%) dovremo pure indebitarci (magari con l’INPS stessa)?

Due sono le riforme urgenti da fare all’INPS:

1-Abolizione dei "privilegi acquisiti” (nei Paesi normali i “diritti” sono un’altra cosa).
2-Chiusura graduale dell’INPS come ente previdenziale. A regime, la "pensione" dovrà essere a carico della fiscalità generale, minima e uguale per tutti. Chi vorrà, potrà investire i propri risparmi come meglio crede, per poterseli godere in vecchiaia sotto forma di gruzzoletto, rendita, ecc... Niente più privilegi acquisiti, né buchi neri previdenziali.

puntapinte

22-01-2015 17:32:53

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si sentono e si leggono ormai da troppo tempo un sacco di inutili chiacchiere. nessuno cambierà mai la legge Fornero, era probabilmente necessaria, visto l'allungamento presunto dell'età anagrafica della popolazione. gli interventi sui media di politici, sindacalisti etc. hanno solo caratteristiche demagogiche e populiste. NON ci crede più nessuno, l'importante e che sappiano che troppo fessi non siamo, pertanto parlino pure d'altro, ma soprattutto LAVORINO. quello che non posso più fare io cassintegrato di 58 anni.

massimo_5ZYH87Y4IY

22-01-2015 17:22:51

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la sig fornero deve chiedere scusa per il disastro sociale che con la sua legge oscena sulle pensioni a causato in questo povero paese alla deriva .,

napoleone20

22-01-2015 16:46:42

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over 50 disoccupato senza reddito.
38 anni di contributi buttati. Sistemate questa situazione per quelli come me, e impossibile trovare lavoro, e giustamente il lavoro va ai giovani

Giorgio_UCP9XUO853

22-01-2015 16:30:47

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devono sbrigarsi a modificare la legge Fornero, ci potrebbe essere una ribellione sociale di massa e poi sarà troppo tardi, bisogna mandare in pensione chi ha maturato 40 anni di contributi e lasciare spazio ai più giovani

peppecossari

22-01-2015 15:59:23

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3. introdurre un meccanismo volontario per il quale, raggiunto il minimo per il diritto alla pensione, il lavoratore possa optare per:
a. andare subito in pensione con la pensione maturata;
b. continuare a lavorare con contributi ridotti al 50% (sia per la quota a carico del lavoratore, sia per la quota a carico dell’impresa); ovviamente i contributi andranno a cumularsi sul montante contributivo in misura corrispondente (quindi nella misura del 50% di quella normale);
c. il lavoratore che avrà continuato a lavorare maturerà in futuro una pensione maggiorata per l’effetto dell’accumulo degli ulteriori contributi e dell’applicazione (per la quota di pensione contributiva) dei maggiori coefficienti di trasformazione al momento del pens definitivo.
L’incentivo al rinvio sarebbe molto forte, non solo per il lavoratore, ma anche per l'azienda. Meglio ancora se continuando il lavoro part time.

agratton

22-01-2015 15:55:46

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