PESCARA «Qua dietro puzza, c’è il fumo, si vedono pure le fiamme». Sono stati attimi di paura, ieri intorno alle 14, sull’autobus degli studenti delle scuole superiori della linea Pescara-Loreto-Penne: gli studenti delle ultime file sono stati i primi ad accorgersi dell’incendio che stava divampando dal motore e hanno gridato verso l’autista. Lui non si è fatto prendere dal panico: ha fermato il mezzo, ha fatto scendere gli studenti e ha tentato di spegnere il fuoco con l’estintore che aveva sul bus. Ma non è bastato a fermare le fiamme: in un pugno di minuti, l’autobus della Gtm è stato distrutto dalle fiamme. Non è rimasto niente: il mezzo è bruciato sotto gli occhi degli studenti che si erano messi in salvo sui terreni vicini, dell’autista e degli automobilisti in transito sulla strada provinciale 9, nella zona del cimitero di Loreto, poco distante dalla chiesa di Santa Maria delle Piane. Una scena che è stata ripresa con gli smartphone: le immagini hanno fatto il giro di Facebook e sono circolate anche via Whatsapp tra i ragazzi. Un incidente che sarebbe potuto diventare una strage: a bordo del pullman c’erano all’incirca 15 studenti. Il perché dell’incendio è al centro dell’esame dei vigili del fuoco ma l’unica ipotesi presa in considerazione è quella di un guasto improvviso. Il mezzo incendiato è un Mercedes di circa 12 anni che, secondo la Gtm, rappresentano una durata media per i bus. Un incendio divampato all’improvviso, cresciuto velocemente e spento solo dopo quasi 25 minuti quando, a Loreto, sono arrivati i vigili del fuoco del comando provinciale di Pescara: aspettando l’apertura del distaccamento di Penne, già annunciata dai politici il 24 dicembre scorso con una conferenza stampa in Provincia ma ancora chiuso, i soccorsi sono dovuti arrivare da 30 chilometri di distanza. Per fortuna, l’incendio ha distrutto solo il mezzo: sfiorati tre alberi di pino sul ciglio della strada. «Per fortuna, ci sono stati solo danni materiali e non si è fatto male nessuno», ha detto il presidente della Gtm Michele Russo che ha appreso la notizia dell’incidente mentre si trovava in aeroporto a Francoforte. Oggi Russo sarà a Pescara e chiederà una relazione sulle cause. Le stesse parole del presidente sono state ripetute dal direttore Gtm Raffaele Piscitelli: «L’autista è intervenuto subito non appena sentite le segnalazioni degli studenti e li ha fatti evacuare. Per fortuna, le fiamme hanno lasciato il tempo necessario a scendere dal bus. Ora», ha detto Piscitelli, «aspettiamo di sapere, dai vigili del fuoco, perché l’incendio si è sviluppato». Sul posto, sono intervenuti i carabinieri di Loreto, i vigili urbani e la polizia provinciale che hanno chiuso la strada per consentire lo spegnimento dell’incendio e, poi, la pulitura dell’asfalto ricoperto di gomma e plastica liquefatte. L’autobus è da buttare: sarà rottamato. Per la Gtm, non ci saranno ripercussioni nei collegamenti tra Pescara, Loreto e Penne: «Un bus di scorta», ha detto Piscitelli, «coprirà il percorso». Però, oggi, a meno di cambiamenti dell’ultima ora, i bus non passeranno in località Cappuccini ed effettueranno la deviazione sulla provinciale 151.
In Italia 12 casi in un anno intero
Su 22 mila bus circolanti in Italia, in un anno, 140 hanno subito un incendio con una media di 6 casi ogni mille. Dei 140 incendi, 77 volte i danni sono stati trascurabili mentre i bus sono andati distrutti in 12 casi, sempre senza danni alle persone. È quanto emerge da un’indagine dell’Asstra, l’associazione nazionale che raggruppa 153 aziende di trasporto pubblico locale, sia di proprietà degli enti locali che private. In base ai dati della Compagnia trasporti pubblici (Ctp), il maggior numero di incendi si origina dal motore. A causa della presenza di ossigeno, del carburante e dell’olio e delle parti in gomma e plastica, l’incendio si sviluppa in pochi minuti: in 5 minuti può raggiungere l’ultima fila di posti e di qui la propagazione avanza, in media, alla velocità di un metro al minuto con lo sviluppo di sostanze tossiche, in base a uno studio del sociologo Giuseppe Monda e dell’ingegnere Riccardo Aurino, in 3 minuti dall’accensione dei materiali di allestimento. L’incendio totale si realizza in 20-30 minuti.