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Data: 23/01/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Cialente nella capitale per sbloccare i fondi. Il sindaco: «Ci dispiace per i ritardi. La colpa non è nostra ma della burocrazia»

L’annuncio: una volta superata questa situazione ci saranno soldi “freschi”

L’AQUILA Pressing sul sottosegretario con delega alla ricostruzione Paola De Micheli per sbloccare i soldi del cosiddetto “decimo elenco” dei progetti in attesa di essere finanziati. Il sottosegretario si è messo al lavoro già ieri sera, sollecitata dal sindaco Massimo Cialente, in trasferta nella capitale, con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e l’assessore comunale Pietro Di Stefano, per partecipare a un incontro con il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco. Sul tavolo le problematiche relative al patto di stabilità e alla Tasi 2014 per le case inagibili. Intanto, scusandosi con i cittadini per i ritardi, imputabili però solo a questioni burocratiche, Cialente e Di Stefano annunciano che non appena si risolverà la vicenda, e cioè arriverà la firma del nuovo titolare della struttura tecnica di missione Giampiero Marchesi, ci saranno oltre 400 milioni “freschi”, riferiti al 2014, e altri 415 per il 2015. «I soldi ci sono», commenta il sindaco di ritorno da Roma, «e sono anche di più rispetto a quelli che ci aspettavamo in questa fase. Se il sottosegretario De Micheli riesce a sbloccarli subito, già nei prossimi giorni verrà pagato il decimo elenco dei progetti e nel frattempo l’assessore Di Stefano predisporrà anche l’undicesimo». Ma cosa è successo? Sarebbero stati i tempi lunghi della Corte dei Conti a ritardare l’arrivo dei fondi per la ricostruzione e a costringere il Comune a congelare i termini per l’erogazione, e quindi per l’inizio dei lavori, dei progetti contenuti nel decimo elenco, pubblicato lo scorso agosto. Il provvedimento, firmato dalla dirigente del settore Enrica De Paulis, ha previsto la sospensione dei termini di 30 giorni per l’inizio dei lavori e di 150 giorni per il deposito del rogito notarile in caso di acquisto di abitazione sostitutiva, che scadono a fine mese. «Si tratta semplicemente di un passaggio burocratico», ha chiarito Cialente, «in quanto serve la firma del nuovo capo della struttura di missione Giampiero Marchesi, che sarebbe pronto a firmare anche subito. Ma manca la bollinatura della sua nomina da parte della Corte dei Conti. Speriamo che il sottosegretario De Micheli velocizzi il tutto». Marchesi ha preso il posto di Aldo Mancurti, andato in pensione, solo di recente, dopo un lungo periodo di stasi. Ma ci sono anche altre due questioni, che il governo si è impegnato ad affrontare, di cui il sindaco e il presidente della Regione hanno discusso ieri con il ragioniere generale dello Stato: la vicenda del rispetto del patto di stabilità da parte del Comune dell’Aquila e quella della Tasi 2014 sulle case ancora inagibili dopo il sisma: «Un confronto positivo», ha sottolineato Cialente, «per risolvere l’equivoco del patto di stabilità. Per un mero errore dello Stato, nell’impegnato di spesa corrente nel triennio di riferimento 2009-2011, è stata computata anche la quota relativa alle spese per la Protezione civile. Ciò ci porterebbe ad avere un obiettivo programmatico 2014 pari a 11 milioni e non saremmo in grado di fare il bilancio 2015. Abbiamo spiegato le nostre ragioni anche sulla Tasi 2014 per le case inagibili: problema che era rimasto in sospeso, dopo aver tolto la tassa per il 2015. La ragioneria dello Stato verificherà se si trova la copertura per non farla pagare», ha concluso il sindaco, «ed eventualmente restituirla a chi ha già pagato».

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