TERAMO «Nessun rischio per il bilancio del Comune». Il sindaco Maurizio Brucchi risponde così ai pericoli di tenuta dei conti dell’ente evidenziati dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabio Berardini. Secondo il consigliere i problemi nascerebbero dai 6,8 milioni di crediti, iscritti nel rediconto economico del 2012, che per vetustà ormai risulterebbero inesigibili come segnalato dalla Corte dei conti. Si tratterebbe insomma di un artificio contabile grazie al quale il bilancio resta in equilibrio ma che rivelerebbe, a detta di Berardini, l'incapacità dell'amministrazione di avviare una concreta revisione della spesa. Di tutt’altro avviso è Brucchi che bolla come «allarmistiche» le previsioni del capogruppo grillino. «Berardini, come in altre occasioni, interpreta il ruolo del consigliere che tende a distruggere piuttosto che a costruire», contrattacca il sindaco, «ma i cittadini hanno già dimostrato con il voto che questo atteggiamento non paga, anzi penalizza chi lo adotta». Brucchi non considera preoccupante, a fini della stabilitità di bilancio, l'impatto dei vecchi crediti non riscossi. «E' una situazione derivante dalla crisi e dall'aumento delle fasce di povertà», sottolinea, «che vede i nostri conti nella media nazionale in una codizione meno grave di altri Comuni sui quali queste somme hanno un peso molto maggiore». I rilievi mossi dalla magistratura contabile, inoltre, secondo il sindaco sono leggeri e l’amministrazione li ha già valutati fornendo i chiarimenti necessari. «Abbiamo inviato alla Corte dei conti una relazione firmata da me e dai revisori», fa sapere, «in cui sono contenute tutte le risposte e le giustificazioni». Nel documento l'amministrazione segnala che sono in corso le attività di recupero dei crediti ancora riscuotibili anche tramite la collaborazione di una società specializzata. «Abbiamo avviato verifiche e iniziative per recuperare le somme dovute», tiene a precisare, «ma non possiamo togliere alle famiglie e ai debitori quello che non hanno e dunque non possono darci». La permanenza di questi crediti nel bilancio dell’ente è dunque per il sindaco un «dato oggettivo» dal quale non si possono trarre però previsioni apocalittiche sul futuro dell’amministrazione. Brucchi, tra l’altro, segnala che la gestione dei conti cambierà da qui a breve. «Con il bilancio di cassa basato sugli introiti effettivi dell'ente», osserva, «già da quest'anno non si potranno più iscrivere i crediti ma dovremo prevedere una quota destinata comunque a coprirli in caso di mancata riscossione». Alla corte dei conti, conclude il sindaco, sono stati inviate le necessarie spiegazioni anche per quanto riguarda il debito fuori bilancio finito nell'elenco delle operazioni sotto osservazione.