«Lunedì ci sarà l’assemblea della società per la definizione del nuovo consiglio di amministrazione, ho dato la mia disponibilità e adesso aspettiamo gli eventi». Docente di economia proprio come Laureti di cui prenderà il posto, il professor Nicola Mattoscio ha commentato con cautela la sua imminente nomina alla presidenza della Saga, per una questione di stile e di rispetto. Nella sostanza ha però confermato che risponde perfettamente alla sua persona l’identikit che il governatore Luciano D’Alfonso aveva tratteggiato tre giorni fa all’Aurum con riferimento alla nuova governance di Saga.
«In passato più di una volta avevo detto no a questa proposta, stavolta è stato diverso ma sia chiaro che non ero in cerca di incarichi, ho accettato per puro spirito di servizio e dovrò studiare per conoscere la situazione» ha puntualizzato Mattoscio, tra l’altro ben determinato anche a chiarire che «non c’è nessuna incompatibilità tra la guida della Saga e il ruolo di presidente della Fondazione PescarAbruzzo», carica che lui ricopre da anni e che manterrà ancora. Piuttosto, in queste ultime ore c’è chi ha ipotizzato una partnership finanziaria tra la Saga e la ricca Fondazione di cui Mattoscio detiene le chiavi della cassaforte: non foss’altro perché la Regione, azionista Saga al 98 per cento, da un lato ha urgenza di ricapitalizzare con 5 milioni la società di gestione aeroportuale, dopo l’ennesimo altolà arrivato da Bruxelles in tema di aiuti pubblici, e dall’altro si ritrova a fare i conti con una limitata disponibilità di risorse. Ma anche su questo punto Mattoscio è stato chiaro: «La Fondazione ha altri scopi, rifinanziare la Saga spetta esclusivamente alla Regione». L’ente confida nel nuovo orientamento di Bruxelles che, anche su parametri legati alla popolazione residente (al di sotto dei 700mila abitanti), autorizza con maggiore elasticità il sostegno finanziario alla società aeroportuale a patto che nel piano industriale si preveda come obiettivo il pareggio di bilancio entro cinque anni. Tale orientamento non si è ancora tradotto in norme ufficiali, ma la Regione pare decisa a percorrere questa strada. Incrociando le dita.
«Il 26 insedieremo una nuova classe dirigente, nel cda entreranno un professore di economia, il manager di un grande gruppo turistico, un operatore di successo della filiera agroalimentare di eccellenza e una figura di notevole esperienza progettuale europeista» aveva detto D’Alfonso alla platea dell’Aurum. Il professore di economia risponde a Mattoscio, gli altri sono nell’ordine Antonello Ricci (manager del gruppo Maresca e mancato candidato sindaco del centrosinistra a Pescara a maggio scorso), quindi Valentino Sciotti (amministratore delegato della Farnese Vini), e Barbara Becchi (manager del microcredito e presidente della scuola di formazione per le decisioni istituzionali vicina a D’Alfonso). Una poltrona del cda Saga andrà ai Comuni di Pescara e San Giovanni Teatino ovvero alle Camere di commercio di Pescara e Chieti (da queste ultime è arrivata l’indicazione di Cameli e Di Lorenzo).