MANOPPELLO Dopo circa venti ore di ininterrotto lavoro – cominciato venerdì pomeriggio, proseguito per tutta la notte e concluso ieri mattina – per la realizzazione di una scogliera protettiva sul pilone centrale del ponte ferroviario sul fiume Pescara, situato tra i territori dei Comuni di Manoppello e Rosciano, ieri, alle 12.30 ieri la Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha riaperto la tratta di ferrovia chiusa venerdì scorso. Il primo treno transitato è stato il locale numero 86918 partito da Scafa e diretto a Pescara. Il transito sulla linea era stato sospeso d'urgenza dopo le turbolenze intorno ai piloni del ponte investiti da una forte corrente d'acqua cresciuta di ora in ora con i notevoli apporti delle piogge che sono cadute nei giorni scorsi. L'allarme è stato lanciato immediatamente dopo un monitoraggio che Rfi ha disposto su tutto lo sviluppo delle linea ferrata in Val Pescara. Il direttore del settore, Stefano Morellina, ha presidiato di persona lo svolgimento dei lavori che dovevano svolgersi con sollecitudine per ristabilire il prima possibile le normali condizioni di mobilità. I lavori sono proseguiti anche per tutta la giornata di ieri per completare il cronoprogramma previsto ai fini della sicurezza, dopo che sono stati compiuti gli interventi di emergenza per cercare di riaprire con urgenza la linea al traffico ferroviario. Contestualmente, sono stati avviate lavorazioni della stessa tipologia sulle pile centrali del vicino viadotto automobilistico, sulla strada provinciale 57 (Rosciano-Manoppello), venerdì chiuso con ordinanza del presidente della Provincia, Antonio Di Marco, dopo aver constatato l'elevato rischio a cui erano esposte le strutture portanti che affondano nel letto del fiume. Il ponte, nei mesi scorsi, era stato ridotto alla circolazione su un solo senso di marcia, dopo aver accertato le condizioni di precarietà dei piloni soggetti allo scalzamento della fondazione provocato dal flusso vorticoso delle acque di flusso. Il pericolo era stato segnalato più volte da privati cittadini che avevano fotografato lo stato dei luoghi. Sul posto erano intervenuti, con il personale della Provincia, gli agenti della polizia municipale di Manoppello con il capitano Luigi Bosco e l'assessora Katia Colalongo, che ha avuto modo di esprimere anche propri pareri in veste di ingegnere. Dei lavori di protezione di queste strutture si è fatta carico la Rfi convenendo la loro realizzazione in un meeting convocato in Regione dal sottosegretario alla presidenza, Camillo D'Alessandro, al quale avevano partecipato, il presidente Di Marco, il sindaco Gennaro Matarazzo, lo stesso Morellina e i tecnici del Genio civile di Pescara. La strada per ora resta chiusa e, prima della riapertura, dovranno essere completati i lavori e assicurate rigorose verifiche di stabilità delle strutture del ponte. Gli interventi messi in atto dalla Rfi sono in ogni caso provvisorie e non sufficienti a garantire la sicurezza in futuro in caso di nuove ondate di piena del corso d'acqua. Ciò che necessita – è stato ribadito in sede tecnica – sono opere di contenimento e di regolazione delle portate del fiume, le cosiddette briglie, sbarramenti trasversali al flusso del corso d'acqua in grado di trattenere il materiale solido che le acque trasportano e di normalizzare le portate.