LORETO APRUTINO L’autobus della Gtm andato a fuoco giovedì pomeriggio in località Collefreddo, nei pressi del cimitero di Loreto Aprutino, lungo la provinciale che collega il centro vestino a Pescara, è ancora sotto esame per accertare le cause che hanno provocato il rogo. Ad analizzare il mezzo sono impegnati gli uomini dei vigili del fuoco di Pescara. L'incendio, che fortunatamente ha provocato soltanto un brutto spavento ai dodici passeggeri, prevalentemente studenti, presenti sul bus Pescara-Loreto-Penne, è avvenuto vicino a alla Chiesa di Santa Maria in Piano, in pieno centro a Loreto. A nulla sono valsi i soccorsi per impedire l'avanzata delle fiamme: il mezzo di trasporto, in pochi minuti, è andato completamente distrutto dalle fiamme sotto lo sguardo incredulo e spaventato di viaggiatori e cittadini. Le sigle sindacali di categoria, intanto, dopo questo spiacevole incidente hanno analizzato, senza polemiche e con grande attenzione, la situazione dei mezzi di trasporto abruzzesi. «Lo standard di affidabilità dei mezzi Gtm è senza ombra di dubbio tra i migliori. Il bus in questione aveva circa 12 anni ed era forse uno degli ultimi a non essere alimentato a metano. L'incidente è sembrato una sfortunata casualità e, sicuramente, non imputabile alla vetustà del mezzo», hanno sottolineato Franco Rolandi e Patrizio Gobeo, della Filt Cgil. Più critico in generale sulla situazione dei mezzi di trasporto abruzzesi il rappresentante dell'Ugl, Giuseppe Lupo. «Non conosco precisamente la vita del bus in questione della Gtm, di certo gli investimenti sul rinnovo del parco mezzi sono sempre meno. È normale» ha sottolineato Luco «che un pullman vecchio, oltre a consumare e inquinare di più, sia più esposto a rischi di questo genere».