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Data: 26/01/2015
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Il voto ad Atene - Elezioni in Grecia, trionfo di Tsipras «Basta con la paura, basta con la troika». Il leader: «Oggi il popolo greco ha fatto la storia».

Il leader: «Oggi il popolo greco ha fatto la storia». Syriza con il 94% dei voti scrutinati ha 149 seggi sui 300. Gli occhi dell'Europa su Atene: «Rispetti gli accordi»

Syriza di Alexis Tsipras a un passo dalla maggioranza assoluta nelle elezioni politiche in Grecia (dove ha votato oltre 63,7% degli aventi diritto, a giugno 2012 era il 62,5% ): il partito di sinistra, con il 94% delle schede scrutinate, ha 149 seggi su 300. La maggioranza assoluta è di 151 seggi, ma per ottenerla, premio di maggioranza compreso, sarebbe stato necessario raggiungere quota 40,4%.

Le percentuali

Le percentuali: Syriza è al 36,36%. I conservatori di Nuova Democrazia sono nettamente indietro al 27,82% con 76 seggi. Il terzo partito greco è invece ufficialmente l'estrema destra di Alba Dorata col 6,30%, pari a 17 seggi. Solo quarti i centristi europeisti di To Potami (che hanno prontamente offerto un «appoggio esterno» a Tsipras) al 6,04%, comunque con 17 seggi. Seguono i comunisti del Kke al 5,49% con 15 deputati. Infine, ultimi a entrare in Parlamento, i Greci Indipendenti (scissionisti di Nuova Democrazia) al 4,73% e i socialisti del Pasok al 4,67% (13 seggi ciascuno).

La maggioranza e il premier più giovane

Il 40enne Alexis Tsipras, al momento della formazione del nuovo governo, diventerà il più giovane premier greco degli ultimi 150 anni: l’offerta di To Potami, se accettata, dovrebbe garantire la maggioranza e quindi la nascita del nuovo esecutivo.

Tsipras: «Oggi chiudiamo col circolo vizioso dell'austerità»

Dopo ore di attesa, quando i dati sono quasi definitivi, Alexis Tsipras parla alla folla che lo acclama sotto la sede di Syriza ad Atene: « Oggi il popolo greco ha fatto storia. I popolo greco ha dato un ordine molto chiaro: la Grecia volta pagina, abbandona l'austerità, la catastrofe, lascia la paura dietro di se, lasca 5 anni di sofferenze e chiude circolo vizioso dell' austerità, annulla l'accordo di austerità con la troika che è il passato». Queste le parole del leader che continua illustrando i piani per il futuro: «Troveremo con l'Europa una nuova soluzione per far uscire la Grecia dal circolo vizioso (dell'austerità) e per far tornare a crescere l'Europa. La Grecia presenterà ora nuove proposte, un nuovo piano radicale per i prossimi 4 anni». « Il nuovo governo greco negozierà «una soluzione finanziaria giusta e vantaggiosa per tutte le parti», ha detto ancora Tsipras.

«Gli accordi firmati con la troika sono morti»

Il primo a parlare dopo i risultati era stato il responsabile del programma economico di Syriza, Yannis Milios, che annuncia che alla luce del trionfo alle elezioni (ancora da verificare), gli accordi sottoscritti dai precedenti governi, ultimo quello di Antonis Samars, con la troika (Bce-Ue-Fmi) per il salvataggio della greca «sono morti» «Penso che Gikas Jarduvelis (ministro delle Finanze del governo uscente) domani mattina (a Bruxelles) alla riunione dell'Eurogruppo si limiterà a discutere di aspetti tecnici, perché il programma (di rientro del prestito da 240 miliardi di euro che ha salvato Atene) che ha sottoscritto come rappresentante di Samaras è morto», ha dichiarato Milios. Lunedì è previsto una riunione dell'Eurogruppo che avrà tra i temi più scottanti proprio l'esito del voto greco e le sue possibili ripercussioni sulla tenuta dell'Eurozona.

Le reazioni, Weidmann: «Ora la Grecia rispetti gli impegni»

A risultati non ancora ufficiali erano arrivate le prime reazioni. «È nell'interesse del governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali - è il commento del presidente della Bundesbank Jens Weidmann - La Grecia deve aderire alle condizioni del salvataggio». Il presidente della Bundesbank e membro del direttivo della Bce, ritiene che Atene continuerà ad avere bisogno di aiuti dalla troika (Bce-Ue-Fmi) e ricorda che li otterrà solo se rispetterà gli accordi sottoscritti dai governi precedenti. Weidmann spera che il nuovo governo non faccia promesse che non potrà permettersi, auspica «che il nuovo governo (greco) non metterà in dubbio ciò che si aspetta da lui e ciò che è già stato realizzato».

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