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Data: 27/01/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Grecia, Tsipras sceglie la destra anti-austerity ed è già premier. Accordo con Greci indipendenti, in cambio dell’appoggio a loro la Difesa. Patto di governo: stop alle misure della troika

ATENE Alexis Tsipras ha giurato ieri, nelle mani dell’ottantanovenne presidente della repubblica ellenica, Karolos Papoulias, e oggi, con molta probabilità, presenterà la lista dei ministri. I tempi sono stati più veloci rispetto alle formalità di prassi: Tsipras ha informato il capo dello stato che intende dare vita a un governo di coalizione, insieme al partito conservatore dei greci indipendenti (Anel) di Panos Kammenos. Alle elezioni di domenica ha raggiunto il 4,75% dei voti, conquistando tredici seggi. Con il 36% di Syriza e i suoi centoquarantanove deputati, la governabilità è assicurata. La scelta strategica di Tsipras, tuttavia, rende ancora più chiaro che intende concentrarsi solo sul programma che dovrà portare al superamento dell’austerità e sulle trattative per cercare di arrivare a un taglio, anche parziale, del debito pubblico. Su questi punti, Anel e Syriza hanno posizioni coincidenti. Su altri, come i diritti civili o le politiche sull’immigrazione, dove la distanza è assai maggiore, partirà di certo un dibattito e un tentativo di mediazione. Va comunque tenuto conto del fatto che al partito conservatore di Kammenos, dovrebbe andare un solo ministero, con molta probabilità quello della difesa, e che i rapporti di forza, a vantaggio della sinistra, all’interno dell’alleanza di governo, sono molto chiari. Per quel che riguarda i probabili nomi dei nuovi ministri, il dicastero dell’economia dovrebbe andare a Yannis Varoufakis, che ha redatto, appunto, la maggior parte del programma economico della sinistra greca. Un ruolo di rilievo, forse di viceministro, sembra riservato anche all’economista Yorgos Stathakis, mentre il consigliere politico di Tsipras, Nikos Pappas, dovrebbe seguirlo come ministro, alla presidenza del consiglio. Un’altro strettissimo collaboratore del nuovo leader greco, Panos Skourletis, sino ad ora responsabile dell’ufficio stampa di Syriza, secondo le indiscrezioni dovrebbe andare al ministero degli interni. Un governo snello, come anticipato, con dieci o al massimo dodici ministeri.
LE REAZIONI
Nel frattempo, il presidente francese Francois Hollande ha telefonato al nuovo primo ministro per complimentarsi e lo ha invitato a recarsi in visita a Parigi quanto prima. «La Francia, in questo importante momento, è vicina alla Grecia ed è disposta a promuovere il dialogo per permetterle di tornare sulla strada dello sviluppo e della stabilità», ha detto il presidente francese, secondo quanto reso noto. Un risultato importante per Alexis Tsipras, il quale punta, principalmente, alla creazione di un «fronte mediterraneo», insieme a Parigi, Roma e Madrid. Anche il presidente dell’eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, nel corso di un colloquio telefonico proprio con il nuovo ministro in pectore dell’economia, Varoufakis, ha annunciato di volersi recare presto ad Atene, per dei colloqui approfonditi sulla situazione economica. Si tratta di mosse che rendono palese il fatto che, almeno per ora, i vincitori delle elezioni sono riusciti a evitare sia l’isolamento che il muro contro muro con i creditori internazionali. Il più giovane primo ministro che il paese abbia mai avuto dal 1865 ad oggi, vuole ribadire il messaggio che è necessario dare nuovo impulso all’Europa politica e al processo di integrazione, e per avvalorare la sua tesi, secondo quanto trapela, è pronto a insistere sul bisogno di discutere, oltre che del problema del debito, anche dell’armonizzazione dei sistemi fiscali dei paesi membri. Nel frattempo, in Grecia, già si pensa al prossimo appuntamento istituzionale, di primaria importanza: all’elezione del presidente della Repubblica, a cui si è dovuto rinunciare un mese fa, a causa della mancanza della maggioranza minima prevista dalla costituzione, che è di centottanta seggi su trecento. Secondo indiscrezioni di stampa il leader di Syriza ha in mente una candidatura non politica, quella del regista di fama internazionale Kosta Gavras, noto, tra gli altri, per il film Zeta Orgia del Potere. Per ora vive a Parigi, ma è molto probabile che già nelle prossime ore giunga ad Atene, per complimentarsi personalmente con Tsipras.

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