PESCARA Non basterà più lavorare per essere pagati nelle aziende a rilevanza industriale della Regione: bisognerà lavorare bene e non produrre perdite per almeno due anni. Solo così i nominati dalla politica potranno intascare il compenso dovuto. Non è uno slogan populista quello annunciato dal governatore Luciano D'Alfonso, ieri, al termine del consiglio riunito per la prima volta del suo mandato a Pescara, ma una clausola che d'ora in poi sarà inserita nei rapporti contrattuali giuridici e statutari delle aziende di servizio. «Un amministratore, se produce perdita per due anni, non ha diritto al compenso -ha detto D'Alfonso- E' una rivoluzione, tenendo conto di quanto accaduto in passato. Si tratta di una modifica statutaria per la condizione giuridica dei nominati: non avranno diritto al compenso se la gestione finanziaria sarà per due anni in perdita». Troppo pesanti quei «piombi», così li ha definiti il presidente, che occupano le poltrone di comando da e per troppo tempo, «un'eredità che si trascina di legislatura in legislatura e che non risponde agli indirizzi politici in carica».
Pensa anche e soprattutto alla Saga, il governatore, dove poche ore prima del rinnovo del cda «alcuni scienziati di irrintracciabile competenza firmavano un contratto per la nomina del responsabile dell'Oiv (organismo italiano di valutazione) della stessa Saga, e addirittura per quella del gestore della manutenzione delle lampade esterne dell'aeroporto»: un appalto da 30mila euro. Poca roba che tradisce però «una frettolosità che racconta relazioni. Anche per questo, quando la mia giunta non sarà più al governo, non lascerà tegami di nomine che si allungano la vita». Convinto sostenitore dello spoil system, insomma, D'Alfonso se potesse riscriverebbe probabilmente tutti gli organigramma di nomina regionale, in una lunga lista che dai trasporti passa per la sanità e arriva fino agli organismi di rappresentanza all'estero. «Nessuno degli attuali nominati, tornando alla Saga, è stato nominato per risolvere problemi personali: dal presidente Nicola Mattoscio, che probabilmente rinuncerà anche al compenso, a Valentino Sciotti che è uno dei più illustri operatori dell'agroalimentare che conosce come si colloca turisticamente una regione e un aeroporto, ad Antonello Ricci che è un manager di un'impresa di successo internazionale sul piano del turismo, a Barbara Becchi che lavora presso lo staff della presidenza, con delega all'Europa, al comandante Emidio Isidoro».