Con le tariffe scontate all’ex stazione la società del Comune l’anno scorso ha incassato 50mila euro in meno
PESCARA Dopo l’aumento delle tasse al massimo, ora arriva anche il caro parcheggi. L’amministrazione comunale ha deciso di ritoccare all’insù i prezzi della sosta nelle aree di risulta dove ci sono 2.225 posti auto a pagamento. In pratica, si tornerà alla vecchia tariffa del 2013 di 2,50 euro da sborsare sia per un’ora sola di parcheggio che per l’intera giornata. Costeranno di più anche gli abbonamenti. Un’altra novità riguarda piazza Primo maggio. Durante il giorno, non sarà più consentito ai residenti di lasciare l’auto gratis. Le tariffe degli altri parcheggi, almeno per il momento, non cambieranno. «Sono misure necessarie», spiegano fonti del Comune, «per evitare che la società Pescara parcheggi, guidata dall’amministratore Alberto Forcucci, subisca un’altra perdita negli incassi». Oggi, comunque, il vice sindaco e assessore al traffico Enzo Del Vecchio illustrerà nei dettagli questa operazione. Nuove tariffe. I nuovi prezzi dei parcheggi nelle aree di risulta dovrebbero scattare dal prossimo 2 febbraio. Spariranno le tariffe agevolate introdotte dalla passata giunta Mascia ad aprile dell’anno scorso, in piena campagna elettorale e ancora in vigore. Oggi per lasciare l’auto in sosta in qualsiasi punto delle aree di risulta si pagano un euro per la prima ora e mezzo di parcheggio; un altro euro, per i successivi 60 minuti; poi, 2,50 euro dalla terza ora, oppure per l’intera giornata. Dal prossimo febbraio, si dovranno sborsare 2,50 euro, sia per un’ora sola, che per l’intera giornata. Verrà riservata, tuttavia, una piccola area a prezzi ridotti per la sosta veloce. Area individuata nella zona del terminal bus. Lì, si pagheranno un euro, per la prima ora di sosta; un altro euro, per la seconda; 2,50 euro dalla terza, oppure per tutto il giorno. Aumentano gli abbonamenti. La manovra dell’amministrazione comunale non finisce qui. Si è deciso anche di ritoccare all’insù le tariffe degli abbonamenti mensili per la sosta. Quello per le aree di risulta passerà da 35 a 38 euro, cioè 3 euro in più che equivalgono a un incremento percentuale pari all’incirca al 2 per cento. Aumenterà, di conseguenza, l’abbonamento mensile per tutti i parcheggi a pagamento della città. Il prezzo salirà da 50 a 54 euro. Stop alla sosta gratis. Un altro giro di vite riguarda il parcheggio a pagamento di piazza Primo maggio. Da febbraio, non sarà più consentito ai residenti di sostare gratis durante il giorno. «Il 70-80 per cento dei posti», rivelano fonti di Pescara parcheggi, «viene occupato abitualmente dai residenti e così gli incassi della sosta a pagamento per la società si riducono notevolmente». Manovra obbligatoria. Con questa operazione finanziaria, l’amministrazione comunale conta di recuperare i soldi che la società comunale Pescara parcheggi ha perso l’anno scorso con l’abbassamento delle tariffe nelle aree di risulta. Secondo fonti bene informate, la municipalizzata avrebbe avuto una riduzione degli incassi tra i 40mila e i 50mila euro. Una perdita che la società non può permettersi, perché a fine anno deve comunque versare al Comune un canone pari a 1,235 milioni di euro. In compenso, sta andando bene l’esperimento dei dipendenti di Pescara parcheggi utilizzati come ausiliari del traffico. L’evasione, registrata in passato con i parcheggi a pagamento, si è notevolmente ridotta, grazie alle multe comminate dagli ausiliari alle auto prive di ticket per la sosta.