La Xpress non si tocca. Questo il senso della relazione consegnata ai capigruppo in Consiglio comunale dal dirigente dell’avvocatura Domenico De Nardis in seguito all’ordine del giorno di Ettore Di Cesare che chiedeva lumi sul rispetto della convenzione da parte del gestore dello scalo aquilano. Per De Nardis la Xpress ha rispettato gli obblighi della convenzione. Sulla mancata attivazione del volo di linea per Milano, l’avvocato del comune ritiene che la società «abbia messo in campo attività attuative dell’impegno per se non coronate da un adeguato ritorno economico». Circa la validità della polizza fidejussoria, pur se attiva, «si richiede alla concessionaria di sostituirla con un’altra visto che la stessa è prossima alla scadenza». «La conclusione è che non emergono situazioni tali da suggerire misure amministrative in tema di revoca della concessione, pur se sussiste l’esigenza di verificare con assiduità il rispetto delle condizioni».
LA RICOSTRUZIONE
Sul fronte della ricostruzione, invece, sta per scoppiare come una polveriera la mancata ricostruzione delle frazioni. Ne sono convinti i consiglieri, Daniele Ferella, Giorgio De Matteis, Emanuele Imprudente e Luigi D’Eramo. Se nel 2013, ha riferito Ferella, la percentuale di fondi dati alla ricostruzione delle frazioni è stata del 4%, nel 2014 la situazione non sembra essere mutata di molto, con un 5,48%, ossia 20 milioni su 348 milioni con buona pace del cronoprogramma. Per i consiglieri di opposizione la colpa è del Comune che continua a non considerare il problema delle frazioni dalla quali la gente fugge non avendo certezze sul rientro nelle abitazioni. Il banco dunque è saltato e la gente è davvero indignata contro il Comune e pronta ad azioni eclatanti. Annunciato dai consiglieri un giro di ascolto nelle frazioni e una proposta di deliberazione per velocizzare la ricostruzione dei centri storici minori.
MICROAREE
Sempre ieri si è riunito il consiglio comunale e ha approvato all’unanimità la proposta deliberativa contenente la carta delle microaree a comportamento sismico omogeneo per le zone di Preturo e di Sassa e la richiesta di completamento degli studi di microzonazione sismica, di livello 1. Lo studio, che individua il grado di pericolosità sismica per porzioni di territorio, è stato effettuato dall’Università dell’Aquila, su incarico della stessa Regione. Una parte dei centri abitati del territorio aquilano è tuttavia priva di questo tipo di studi. Il Consiglio comunale si è pertanto determinato nel senso di richiedere alla Regione di prevedere le risorse per completare lo strumento.