L’AQUILA Pareri diversi, quelli dei tre grandi elettori espressi dal consiglio regionale abruzzese, sull’elezione di Mattarella. Il governatore Luciano D’Alfonso: «Saluto con grande gioia l'elezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica. Con lui sale al Quirinale una personalità al di sopra delle parti, dotata di un'approfondita conoscenza della Costituzione e del funzionamento delle istituzioni. Lo inviterò a compiere al più presto una visita istituzionale in Abruzzo per verificare di persona il cammino intrapreso». Per il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, «Mattarella è un fine conoscitore della carta costituzionale, figura autorevole e di assoluta garanzia in un momento nel quale il nostro Paese è chiamato a completare il percorso istituzionale delle riforme. Con il mio voto ho contribuito a eleggere una figura di alto profilo istituzionale, ricca di ideali, esempio di rettitudine e coerenza intellettuale. A lui l’augurio di buon lavoro a nome di tutta la comunità abruzzese».
Di parere alquanto diverso il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Gatti: «Non ho votato Mattarella, è una persona rispettabile, ma ce ne sono tante di rispettabili. Mi aspettavo una persona di maggiore autorevolezza e di maggiore spessore internazionale. Ce n'erano tante, perfino nel Pd. Sono due anni che sentiamo parlare della rottamazione e poi il rottamatore chi va a pescare? Un prezioso, elegante e signorile reperto archeologico. A lui auguro comunque buon lavoro e ho applaudito per la sua elezione; nutro grande rispetto per le istituzioni. Non è una questione di partito o di metodo, ne faccio una questione di figura. Lui è una figura discreta».
Oltre ai tre designati dal consiglio regionale, naturalmente, tra i grandi elettori del Capo dello Stato c’erano i parlamentari eletti in Abruzzo. A partire da Gianni Melilla, deputato di Sel e segretario dell’ufficio di Presidenza della Camera che ha condotto dagli scranni alti di Montecitorio a chiamata per la quarta votazione, quella decisiva, e non nasconde la sua emozione: «Era la terza volta che partecipavo all’elezione di un Capo dello Stato, ma stavolta è stato diverso, molto diverso. Mattarella sarà un eccellente garante della Costituzione».
DEPUTATI E SENATORI
Vittoria D’Incecco, deputato del Pd: «Esprimo i miei più sinceri auguri al presidente Sergio Mattarella. Uomo di grande spessore, molto apprezzato per le sue doti di moderazione ed equilibrio, saprà ricoprire con imparzialità e grande competenza il nuovo e delicato incarico». L’altyro deputato Pd Tomamso Ginoble: «Ho votato Mattarella con convinzione, venendo io dalla sinistra Dc. Sarà un ottimo Presidente, faccio i complimenti al premier Matteo Renzi, per come ha saputo portare in tempi brevi il Parlamento a questa decisione». Giulio Sottanelli, deputato di Scelta civica: «Ho votato Mattarella, perché è stata l'unica figura in grado di unire i due terzi di un Parlamento altrimenti molto diviso. E’ stato commovente vedere il presidente emerito, Giorgio Napolitano, essere il primo a partire con gli applausi allo scrutinio della scheda numero 505 e l'ultimo a smettere». La senatrice Pd Stefania Pezzopane: «Mattarella è figura prestigiosa, ha alle sue spalle una storia politica e personale importante. Il suo impegno nella battaglia contro la mafia, una legge elettorale che è stata finora la migliore che abbiamo avuto, un rigoroso giudice costituzionale. Attorno A Mattarella il Pd ha saputo ritrovare l'unità e Matteo Renzi ha dimostrato capacità tattica e strategica, nell'individuare una figura di alta caratura morale, che sapesse ricompattare non solo la minoranza Pd, ma il Paese intero e su cui far convergere anche i voti di altre forze politiche».