Non c’è pace per il nuovo assetto di viale Corrado IV. Dopo le proteste per i ritardi nell’avvio del doppio senso di marcia del secondo lotto di lavori che sarà inaugurato oggi, ieri mattina è stato infatti chiuso al traffico il primo lotto che si estende da piazza d’Armi a via Vicentini, costato 2,5 milioni di euro e riconsegnato lo scorso luglio. La strada nuova di zecca è stata chiusa e sventrata fino 7 metri di profondità per interventi urgenti alle condutture idriche, dopo la rottura di un collettore in via Tradardi che venerdì scorso ha causato gravi allagamenti nell’area intorno al centro commerciale Meridiana.
IL COLLEGAMENTO
«Il Comune dovrà realizzare un bypass per scaricare il flusso delle acque - afferma Aurelio Melaragni, direttore tecnico della Gran Sasso Acqua -. Sabato scorso abbiamo individuato la zona del crollo e ripristinato il flusso dell’acqua. Il collettore rotto attraversa per una parte viale Corrado IV. Ora la ditta lo ha recuperato nella parte integra e lo porterà a scaricare 50 metri più giù nel fosso di San Giuliano, deviando l’acqua a monte». «Questo diventerà il collettore principale - prosegue - e quello che è rotto si ridurrà, diventando uno scaricatore di piena, con una portata minore». Non si potevano evitare nuovi lavori su viale Corrado IV, secondo l’assessore alle Opere pubbliche Alfredo Moroni che spiega: «In quel punto confluiscono le acque bianche di San Giuliano e di viale della Croce Rossa ed è un volume di acqua notevolissimo. Dobbiamo, purtroppo intervenire su quel punto, non ci sono alternative. Il collettore che si è rotto è stato costruito 70 anni fa».
IL COLLETTORE
A occuparsi dei lavori al collettore idrico sarà la stessa ditta che ha realizzato il primo lotto, la teramana CG Costruzioni. Non si conosce ancora l’importo esatto delle opere che secondo quanto si è appreso dovrebbero ammontare a circa 200 mila euro. In questi giorni di lavori, il traffico sarà dirottato sulla strada parallela e i disagi per gli automobilisti «dovrebbero durare poco - aggiunge Moroni -. Speriamo di poter concludere le opere entro una settimana, sempre se le condizioni meteorologiche lo consentiranno».
LA NEVE
Nel frattempo, prosegue la protesta degli operatori del mercato di piazza d’Armi che sabato mattina hanno dovuto fare i conti con la neve e pulire i loro stalli prima di potersi mettere a lavoro. «Siamo abbandonati a noi stessi - spiega l’ambulante Gianluca Onofri -. Abbiamo dovuto armarci di pale perché qui non si vedono spazzaneve così come per la strada di accesso e per il parcheggio». Gli ambulanti, «stufi di condizioni difficili che non consentono di lavorare serenamente» chiedono al Comune una copertura del mercato «prima che questo lavoro vada a morire - conclude Onofri -. Nei mesi invernali perdiamo anche spesso due o tre giorni al mese per il maltempo che pesano come un macigno sugli introiti».