Un problema di trasparenza c’è, ma non dipende dall’Arta. Ad affermarlo sono il direttore Mario Amicone e Sebastiano Bianco, dirigente della Rete qualità dell’aria. Si tratterebbe di un banale errore tecnico che nasconde i dati sulle polveri sottili (e sui superamenti dall’inizio dell’anno) sul sito gestito da Sira. Proprio mentre Legambiente piazza Pescara al 27esimo posto nella classifica delle 33 città capoluogo più inquinate. Un’inversione di tendenza che rappresenta una mezza buona notizia.
PM10, COMUNE INFORMATO
«Lunedì risolveremo la questione con i colleghi della Sira - spiega Bianco -. I dati vengono validati e inviati a Regione e Comune ogni giorno: nulla da nascondere. A inizio gennaio i picchi in negativo ci sono stati e sono fisiologici. Il periodo da gennaio a marzo fa sempre registrare dati più elevati a causa dei tanti fattori che li influenzano: dal riscaldamento domestico alle condizioni ambientali, al traffico. Verosimilmente la situazione di Pescara è migliorata, ma per dirlo con certezza ci vorrà tempo». «Entro un mese e mezzo - aggiunge Amicone - pubblicheremo la nostra relazione, ma quanto uscito da Legambiente corrisponde a verità: nel 2014 i superamenti dei limiti di legge in termini di Pm10 sono stati decisamente minori e più bassi in termini di quantità». Pescara starebbe dunque riguadagnando in salute. Lo conferma anche il vicesindaco Enzo Del Vecchio.
MENO AUTO IN CIRCOLAZIONE
«Apprendiamo con soddisfazione quanto emerso dalla relazione di Legambiente, ma non facciamo salti di gioia - dice il vicesindaco -. Sappiamo che i problemi ci sono e che quest’ultimo anno è stato caratterizzato da piogge che hanno contribuito a migliorare la situazione. Non voglio ascrivere questo dato confortante ai piccoli cambiamenti di mobilità - aggiunge riferendosi alle polemiche che hanno seguito la riapertura di corso Vittorio Emanuele -. I cittadini hanno fatto la loro parte visto che abbiamo rilevato un utilizzo minore, in città, delle auto private». Una maggiore consapevolezza che l’Arta chiede invece all’amministrazione: «Il sito Sira è l’unica fonte esistente. Da tempo chiediamo di usufruire di altri servizi» afferma Bianco, facendo ripensare al tabellone con i dati dell’aria fatto installare dal Rotary sotto al Comune e smantellato dalla vecchia amministrazione. «Affronterò la questione con l’Arta - conclude Del Vecchio -. Potremmo mettere a disposizione il sito web del Comune di modo che, in caso di malfunzionamento del portale Sira, i dati sull’aria siano comunque consultabili».