Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.940



Data: 04/02/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Travolto e ucciso dal bus sulla Trignina. Cupello, operaio investito mentre torna a piedi nel suo paese, Trivento, distante 40 chilometri. Forse cercava un passaggio

CUPELLO Era arrivato a San Salvo lunedì mattina per trovare lavoro e dopo una giornata trascorsa nella cittadina del Vastese ha imboccato la Trignina per far ritorno al suo paese, Trivento, in Molise. Sperava in un passaggio Marco Carosiello, 41 anni, operaio, e quando ha visto arrivare un autobus probabilmente si è sporto per farsi vedere. Il buio, però, ha confuso la sagoma scura e l’autista del bus lo ha travolto. Una vicenda tristissima che ha distrutto due famiglie: quella della vittima e quella del conducente del pullman dell’Atm (Azienda trasporti molisana). La tragedia è avvenuta alle 23,15 sulla Statale 650 in località Bufalara, nel territorio di Cupello, vicino allo svincolo per San Salvo-Montenero. Marco Carosiello, secondo la prima ricostruzione fatta dai carabinieri di San Salvo e Cupello, pare stesse camminando sul ciglio della strada, in direzione mare-monti, quando è stato colpito in pieno dall’autobus che percorre la linea Termoli-Trivento. Sul bus oltre all’autista c’erano due passeggeri. L’ipotesi più plausibile è che vedendo il bus l’uomo abbia cercato di fermarlo spingendosi sulla strada in un luogo completamente privo d’illuminazione. L’autista ha visto la sagoma pochi secondi prima dell’urto. Inutili i tentativi di soccorso. Sul posto è arrivato il 118. I medici hanno cercato di rianimarlo in tutti i modi. Per l’operaio non c'è stato nulla da fare. Era morto sul colpo. La salma di Carosiello è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Vasto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il procuratore Giancarlo Ciani ha affidato al medico legale Pietro Falco una perizia medico-legale. Non è escluso che dopo il primo esame sia necessaria anche l’autopsia. Gli accertamenti saranno eseguiti questa mattina al San Pio. Solo quando tutti gli esami necessari a chiarire il giallo della morte di Carosiello saranno ultimati, il corpo dello sfortunato quarantunenne sarà riconsegnato alla famiglia. Ad avvisare i fratelli di Marco della disgrazia sono stati i carabinieri. Sono subito arrivati a Vasto sperando si trattasse di un errore. Davanti alla salma del loro congiunto le speranze sono svanite. Marco Carosiello era originario di Sant’Angelo Limosano (Campobasso), ma da qualche anno si era trasferito nella vicina Trivento. L’uomo nell’agosto del 2012, per chiedere lavoro e una casa, salì sul tetto del municipio di Trivento minacciando di gettarsi di sotto. Alcune ore dopo le forze dell'ordine lo convinsero a scendere. I funerali del quarantunenne dovrebbero essere celebrati domani. Non è stato ancora deciso se il rito funebre si terrà nella cattedrale dedicata ai santi Nazario, Celso e Vittore o in un’altra parrocchia.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it