PESCARA I 158 operatori dello storico mercato di Pescara nord riportano i banchi sulla Strada parco per almeno un anno e mezzo: il tempo necessario, in base alle stime della Gtm (Gestione trasporti metropolitani), per individuare, realizzare e mettere su strada il mezzo pubblico alternativo a Filò che dovrà attraversare l’ex tracciato ferroviario. Una notizia che fa felici i venditori di frutta, verdura, i coltivatori diretti e i florovivaisti, costretti dal 10 ottobre 2012 a stringersi nel quadrilatero di piazza Duca degli Abruzzi per fare spazio al cantiere per la tesatura dei cavi della filovia. «La delocalizzazione», annuncia l’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, «sarà operativa tra 30-40 giorni, tempi tecnici permettendo. Questa è la soluzione migliore, poiché l’ubicazione attuale non soddisfa né gli ambulanti né i residenti». La scelta di spostare il mercato del mercoledì mattina lungo il tratto di 1,2 chilometri sulla Strada parco (da 100 metri a nord di viale Muzii all’incrocio con via Cavour) è stata presa dopo una serie di riunioni tecniche con i rappresentanti di Gtm e Balfour Beatty, rispettivamente stazione appaltante e azienda vincitrice dell’opera pubblica dal costo di 31 milioni di euro. Una decisione provvisoria, ma che viene incontro alle pressioni di venditori e cittadini e che si è concretizzata dopo la notizia del fallimento della ditta incaricata di realizzare i Phileas. Come è stato reso noto durante l’incontro di ieri mattina in Comune – hanno partecipato Cuzzi, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, il presidente della commissione commercio Piero Giampietro e i consiglieri di maggioranza Riccardo Padovano, Fabrizio Perfetto e Ivano Martelli – i tempi necessari per sostituire il mezzo di trasporto pubblico elettrificato a tecnologia innovativa che dovrà collegare i Grandi alberghi di Montesilvano con la stazione centrale di Pescara risultano più lunghi del previsto. «La Balfour Beatty», spiega Blasioli, «ha chiesto almeno due mesi di tempo per trovare un nuovo mezzo. La soluzione individuata dovrà essere sottoposta all’attenzione della Regione e del consiglio comunale. Quindi, tra la realizzazione dei filobus, collaudi e prove su strada, è stato stimato almeno un altro anno e mezzo». «Non potevamo attendere oltre», rimarca Cuzzi, ricordando le proteste degli ambulanti, i problemi di sovraffollamento, le cattive condizioni igienico-sanitarie lamentate dai residenti e la raccolta firme sottoposta all’attenzione dell’amministrazione, «in questi mesi abbiamo vagliato alcune ipotesi alternative a piazza Duca, come ad esempio l’area di risulta, avviando un confronto con associazioni e ambulanti. Ma nessuna ipotesi ci è sembrata buona. Quando nei giorni scorsi si è riaperta la finestra dello spostamento sulla Strada parco, con i consiglieri abbiamo spinto verso questa soluzione». La delocalizzazione del mercato del mercoledì avverrà «nelle more dei lavori», ma nel frattempo la maggioranza si è impegnata a «trovare una posizione definitiva e condivisa con gli ambulanti». I 30-40 giorni necessari per il ritorno dei banchi lungo l’ex tracciato ferroviario serviranno per ultimare la segnaletica orizzontale e completare la nuova graduatoria che dà diritto all'assegnazione del posto. «I costi», puntualizza il dirigente del settore commercio Gaetano Silveri, «sono minimi. Saremo inflessibili sulle morosità, visto che circa il 40 per cento degli operatori non è in regola con il pagamento degli spazi. Chi salderà i debiti pregressi o concorderà una rateizzazione potrà mantenere il posto in graduatoria: in caso contrario, le postazioni saranno messe a bando».