PESCARA. Mercoledì mattina l’ufficializzazione: il mercato di Piazza Duca torna sulla strada parco.
La notizia è stata annunciata dall’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, dal presidente della Commissione Commercio Piero Giampietro.
Il mercato è storico per la città ed è il maggiore per entità rispetto a quello di Via Pepe: sono 158 gli operatori, di cui 72 coltivatori diretti, 7 ambulanti di alimentari, 70 non alimentari e florovivaisti e 9 postazioni per la frutta.
«Il ritorno del mercato di Piazza Duca sulla strada parco era un traguardo a cui guardavamo sin dal momento dell’insediamento - spiega l'assessore al Commercio Giacomo Cuzzi –. Da subito eravamo convinti che riportarlo sulla strada parco era cosa migliore per la produttività del mercato stesso e che meglio avrebbe risposto anche all’esigenza di far rimanere servita la parte nord della città».
L’attesa, ha spiegato l’assessore, è dipesa dal fatto che sulla strada parco sono in corso lavori per la filovia, nei primi incontri fatti durante il mese di luglio ciò sembrava impossibile. Così erano state ipotizzate altre soluzioni, avviando un confronto con le associazioni e ambulanti ed eseguito sopralluoghi con i tecnici.
Ora, con lo slittamento della realizzazione del Filò si è riaperta una finestra: «con i consiglieri abbiamo spinto verso il ritorno sulla strada parco, soluzione emersa dopo l’incontro con la Gtm del 28 gennaio scorso e a seguito di quello avuto ieri in Regione», ha detto Cuzzi.
Il mercato torna al suo vecchio posto in modo però temporaneo, nelle more dei lavori dunque, ma nel frattempo si avrà la possibilità di lavorare a una soluzione definitiva, concertata con gli ambulanti.
«POCHE SETTIMANE»
Perché diventi realtà serviranno poche settimane, tempo che dirigenti e tecnici del Comune e dirigenti e tecnici della Gtm si vedano per attivarla e per predisporre sia la logistica che i passaggi amministrativi per l’assegnazione dei posti: «entro un mese, quaranta giorni ce la possiamo fare», ha annunciato Cuzzi.
BLASIOLI: «MOLTO FELICI»
«Siamo molto felici del risultato raggiunto. Il 3 ottobre del 2012 è stato l'ultimo mercoledì del mercato e sono stati persi 2 anni e 4 mesi di tempo da allora a oggi – ha aggiunto il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli – oltre all’aggravio delle condizioni di traffico, e al danno ai commercianti, divisi e delocalizzati in modo penalizzante, nonché ai residenti che per uscire di casa dovevano passare in mezzo al mercato. La ditta produttrice del Phileas è fallita, quella appaltatrice dei lavori ha chiesto tempo per proporre migliori soluzioni per sostituire il mezzo, scelta che verrà presa anche in sede di Consiglio Comunale. Dunque abbiamo tempi minimi di oltre un anno e mezzo per la fornitura del nuovo mezzo nel caso in cui venga accettato, non era più il caso di attendere oltre per lo spostamento del mercato».
«COSTI MINIMI»
I costi sono minimi per lo spostamento, in pratica sono quelli per adeguare segnaletica orizzontale e verticale – ha spiegato Gaetano Silveri, dirigente Settore Commercio – E’ un mercato storico di piazza Duca, poi spostato in via Cadorna e poi arrivato sulla Strada Parco, tornato due anni fa di nuovo in via Cadorna. Il tratto interessato della strada parco va da cento metro a nord di via Leopoldo Muzii fino all'intersezione con via Cavour, dunque circa 1,2 km di lunghezza. Siamo pronti, ma dobbiamo redigere la nuova graduatoria che dà diritto all'assegnazione del posto. Saremo inflessibili in ordine alle morosità, chi sanerà pagando debito o concordando piano di rateizzazione con Aipa che è concessionario di riscossione, potrà mantenere la graduatoria o i posti risultanti saranno messi a bando. Oltre il 30/40 per cento degli attuali operatori si trova in questa condizione, circa una cinquantina. Fatto questo dovremo verificare le postazioni e convocazione gli interessati per la presa di conoscenza del posto. Infine, elaboreremo un piano con la Gtm anche per togliere tensione ai cavi per la mattinata del mercato, in modo che tutte le operazioni si svolgano in sicurezza».