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Data: 05/02/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative a Chieti - Buracchio: Di Primio non è il candidato. Il segretario cittadino Udc ribadisce il suo no: il centrodestra avrà il suo aspirante sindaco entro la prossima settimana

CHIETI «Entro la prossima settimana il centrodestra avrà il suo candidato sindaco. Noi ribadiamo il nostro “no” a Di Primio». Andrea Buracchio, segretario cittadino dell’Udc, esce allo scoperto e ribadisce il veto del suo partito alla ricandidatura del sindaco uscente. Che deve fare i conti con i tentennamenti di Forza Italia, dove è tornata alta la tensione tra il consigliere regionale Mauro Febbo e il coordinatore regionale del partito, Nazario Pagano, destinatario di una lettera al pepe, e la posizione netta presa dall’Udc contraria ad una ricandidatura bis di Di Primio. Un concetto che verrà di nuovo espresso da Buracchio alla senatrice Federica Chiavaroli, coordinatrice regionale di Ncd, il partito del sindaco. Nei prossimi giorni è in programma un tavolo regionale della coalizione di centrodestra per dipanare la matassa del candidato sindaco a Chieti mentre, prima, potrebbe esserci un vertice proprio tra Buracchio e la Chiavaroli. Ma l’incontro, con ogni probabilità, slitterà ai primi giorni della prossima settimana considerando che la Chiavaroli è bloccata a casa dall’influenza. Un intoppo che, però, non cambia i pensieri e le certezze dell’Udc. Convinta che la ricandidatura di Di Primio sia un errore e presti il fianco ad una sconfitta elettorale più che certa. Per questo Buracchio non le manda a dire. «É opportuno che ci sia da parte di Di Primio», tuona Buracchio, «un passo indietro. Noi siamo fermi sulle nostre posizioni». Ovvero contrari alla ricandidatura di Di Primio spinta nelle ultime ore, invece, da Febbo e dai rappresentanti cittadini, amministratori in primis, di Forza Italia pronti ad addossare ogni responsabilità della scelta del candidato sindaco a Chieti sulle spalle di Pagano. Il quale, di contro, vuole fare esprimere il centro destra regionale e nazionale sul caso Chieti. Un passaggio a Roma lo farà anche l’Udc dal momento che il partito di centro, a livello nazionale, strizza l’occhio con insistenza ad un’alleanza con Ncd. Un patto che cozzerebbe con la situazione politica teatina. Buracchio, nel dettaglio, tornerà ad interfacciarsi con Antonio De Poli, questore del Senato della Repubblica, nonché personaggio incaricato dall’Udc a risolvere le problematiche elettorali del capoluogo teatino. «Vedremo cosa ci imporrà il nazionale e poi ne parleremo al nostro interno», spiega Buracchio, «per trovare la soluzione migliore». Difficilmente, però, si sosterrà la candidatura di Di Primio. «Guardiamo con molta attenzione a quanto accade nelle fila di Forza Italia, il partito capofila della coalizione di centrodestra. La nostra decisione l’abbiamo presa e non torneremo indietro». Come a dire, se Di Primio verrà ricandidato il centrodestra dovrà rinunciare all’appoggio, fondamentale considerando le simpatie manifestate alle urne negli ultimi decenni dall’elettorato teatino, dell’Udc. Il che potrebbe significare abbandonare ogni sogno di gloria. Ma Buracchio precisa. «Lavorerò fino alla fine per far sì che il centrodestra resti unito anche nella prossima tornata elettorale. Il cerchio comunque», assicura Buiracchio, «verrà chiuso a breve». Anzi, il segretario dell’Udc si lascia scappare una previsione sibillina. «Entro la prossima settimana assicura Buracchio, «il centro destra avrà il suo candidato sindaco». Che, per l’Udc, non sarà mai Di Primio salvo improbabili ripensamenti.

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