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Pescara, 23/07/2024
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Data: 12/06/2007
Testata giornalistica: Il Centro
Pastore: «Ortona e Montesilvano, che risultati» Di Matteo: sbagliati i nostri candidati. La vittoria di Cordoma zittisce D'Alfonso. E spunta la maglietta della Cdl con la frase «Domani Pescara»

PESCARA. Centrodestra batte centrosinistra 2-0. La partita che si giocava su due campi ha visto vincere l'azzurro. E il doppio successo alle amministrative di Montesilvano e Ortona gasa gli esponenti della Casa della Libertà che già pensano alle comunali di Pescara e, con un buon anticipo, alle regionali. Il senatore Pastore esulta: «Due risultati splendidi, uno più bello dell'altro».
La vittoria di Cordoma e la sconfitta di Coletti fanno scattare il silenzio del sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso. Al suo posto parla il vice Gianni Teodoro. «In Abruzzo siamo chiamati a dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Bisogna imparare ad ascoltare di più». Per Donato Bartolomeo Di Matteo, capogruppo Ds in Regione, «la sconfitta fa riflettere sulla preparazione delle liste. Servono le primarie: va messo in campo il candidato più accettato dai cittadini». L'assessore comunale pescarese Massimo Luciani frena gli avversari sullo slogan della maglietta: «Oggi Montesilvano, domani Pescara». «Se la devono sognare», ribatte l'esponente Ds. «Sarà dura per loro perché a Pescara il centrosinistra è in salute, tutti i dati politici ci danno sopra il 60 per cento Il 2-0? Rientra nel clima nazionale, non ci si poteva aspettare qualcosa di più. In Abruzzo abbiamo conquistato il capoluogo di regione, L'Aquila, mentre Ortona non era del centrosinistra. Lì abbiamo tentato un'impresa con il presidente della provincia ma battere un sindaco uscente è sempre difficile. A Montesilvano la partita era difficile ma ne usciamo dignitosamente. Abbiamo fatto la nostra battaglia e non ci siamo disintegrati. Bisognerà ripartire dagli errori, ricostruire politicamente tutto il centrosinistra. Faremo opposizione, il centrodestra non ha mai avuto una classe dirigente a Montesilvano e dovrà dimostrare di essere all'altezza».
Le sferzate più dure arrivano da Maurizio Acerbo. Il deputato di Rifondazione invita lo schieramento a chiedersi «perché a sinistra non si sfonda. La gente si aspettava da noi un rinnovamento. Questo discorso riguarda soprattutto il partito Democratico, Margherita e Ds, che hanno in mano la gran parte del potere. In Abruzzo ci sono problemi serissimi che prima vengono affrontati e meglio è. Sono i problemi di una coalizione che non sta interpretando una voglia di cambiamento forte. Tuttavia, Ortona e Montesilvano sono due risultati diversi e non si possono assimilare. Il doppio insuccesso ci fa ragionare su un fatto: è in atto una crisi del centrosinistra e la colpa non è certo nostra. A Montesilvano non abbiamo perso perché non abbiamo partecipato al centrosinistra che se non vuole perdere ancora deve smetterla di essere semplicemente una riedizione fatta male di vecchi sistemi di potere».
Il collega deputato Giorgio D'Ambrosio è il leader abruzzese della Margherita, partito uscito con le ossa rotte dal voto di Montesilvano. «Lì paghiamo due prezzi», dice il presidente dell'Ato, «lo scandalo avvenuto e l'incapacità del centrosinistra di trovare un candidato unitario. Ringrazio Finocchio ma non credo che potesse fare di più, col centrosinistra spaccato e la candidatura in ritardo. A Ortona, di centrodestra, Coletti ha guadagnato posizioni ma non ce l'ha fatta: lì ha inciso la congiuntura nazionale e non il resto. Centrosinistra in panne? Il dato importante è L'Aquila, che compensa le piccole sconfitte locali. In termini generali possiamo dire di aver vinto. Per Pescara non temo visto il gran lavoro di D'Alfonso».
In casa dei vincitori il senatore Andrea Pastore (Forza Italia) avverte: «il centrosinistra già fibrilla in tante città non solo nella provincia di Chieti dove la sconfitta del suo presidente potrebbe rappresentare un inizio di cambiamento. A Montesilvano la gente ha voluto la svolta, a Ortona vincere non era facile. Posso dire, visti i numeri, che Fratino batte Coletti 10-0».
Per Ricardo Chiavaroli (Forza Italia) «il 2-0 per noi è un'inversione di tendenza. Un chiaro segnale politico. A Ortona, dove si pensava di non farcela, ci ha salvato l'unità. A Montesilvano abbiamo recuperato anche Brocchi. Ora puntiamo non solo a Pescara ma alla Regione: la doppia vittoria è di buon auspicio».
Infine Teodoro Buontempo, deputato di An, piazzata la bandierina a Montesilvano, dove esprime il sindaco, rilancia: «La grande importanza politica e morale del voto di Montesilvano avrà i suoi riflessi positivi sulla campagna elettorale per le comunali a Pescara e le provinciali. Se l'Italia dei valori ha fatto votare il nostro candidato un motivo ci sarà. Abbiamo resistito a forti pressioni e ce l'abbiamo fatta. A Ortona abbiamo vinto coi fatti contro le chiacchiere. All'Aquila, il capoluogo, ha vinto il centrosinistra con un candidato che fa il deputato e il sindaco insieme: per lui non sarà facile».

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