In Croazia con la Snav, ma a piedi. La compagnia sorrentina di navigazione del patron Gianluigi Aponte ha confermato per l’estate 2015 il collegamento tra Pescara e l’altra sponda dell’Adriatico che sarà però effettuato da un catamarano leggero capace di trasportare solo passeggeri e non auto, moto e altri mezzi. Non si andrà più a Spalato ma solo nelle isole di Korcula, Brac e Hvar.
Le condizioni dei fondali della darsena commerciale e l’incertezza di un dragaggio che sta per iniziare ma potrebbe non essere risolutivo, sono i fattori che hanno spinto l’amministratore delegato di Snav Raffaele Aiello a proporre questa formula ieri nel faccia a faccia con il presidente della Camera di commercio, Daniele Becci, il comandante della direzione marittima, Enrico Moretti e il sindaco Marco Alessandrini. «Per viaggiare con auto o moto al seguito si dovrà partire da Ancona» ha detto Aiello.
«MANCA LA STRUTTURA»
Amara la dichiarazione di Aiello ai giornalisti: «Pescara ha un valido comandante e un ottimo presidente - ha detto -. Manca solo il porto». Uno schiaffo agli attori della politica, si spera utile a stimolare un maggiore impegno per il rilancio del porto. La strada da seguire del resto è nota e il comandante della Snav l’ha ribadita: «Occorre intervenire sull’infrastruttura, in base a quanto previsto dal piano regolatore portuale, in modo da evitare l’insabbiamento. Sono sicuro che ci sarà l’impegno di tutti per migliorare lo stato delle cose, sappiamo di quanto il presidente della Regione abbia a cuore il porto. Del resto noi vogliamo continuare a lavorare con Pescara e ci piacerebbe attivare anche un traghetto».
SI PARTE IL 18 LUGLIO
Viste le premesse, la conferma del collegamento marittimo con la Croazia rappresenta comunque una buona notizia da “bicchiere mezzo pieno”. Il nuovo catamarano si chiamerà Aquila, in grado di portare 400 passeggeri per volta a 34 nodi di velocità. Il pescaggio è minore di un metro e mezzo rispetto al Croazia Jet che è stato ceduto e spostato su altre rotte. Rinunciare ad auto e moto si spera non sarà un problema troppo grave, dal momento che il catamarano Aquila collegherà durante la settimana Pescara alle isole croate più gettonate quali Hvar, Korcula (Vela Luka) e Brac (Bol) dove ci si può spostare tranquillamente a piedi. Il servizio sarà attivo da sabato 18 luglio a domenica 6 settembre. Il viaggio di andata e ritorno dovrebbe costare fra i 100 e i 110 euro (55 euro per i bambini) con più collegamenti durante la settimana, ad eccezione del mercoledì.
«Danno enorme». Il caso finisce al vice ministro
Padovano si rivolge a Nencini e chiede un consiglio comunale
C’è chi come Daniele Becci l’ha presa con filosofia - meglio un collegamento passeggeri piuttosto che rinunciare del tutto al servizio - e c’è chi come il consigliere comunale Riccardo Padovano non l’ha presa bene per niente e dice di aver già informato Riccardo Nencini, vice ministro con delega ai porti, «affinché intervenga per restituire dignità al porto di Pescara». Parla di porto tradito, Padovano: «La decisione della Snav di portare un catamarano per soli passeggeri è grave - spiega il consigliere -. Chiederò un consiglio comunale straordinario e coinvolgerò il vice ministro Nencini: dobbiamo evitare un progressivo disimpegno della Snav da Pescara».
Padovano difende lo scalo portuale ma è consapevole dei limiti infrastrutturali dello stesso: «Sappiamo bene che Ortona è il solo vero porto abruzzese, ma Pescara ha un asse attrezzato che conduce gli automobilisti dritti all’imbarco ed è assurdo non sfruttare un vantaggio del genere. L’emergenza dragaggio ci sta costando tantissimo, le autostrade del mare ormai guardano a nord verso Venezia e Ravenna e a sud verso Brindisi, tagliandoci completamente fuori dalle rotte» ha aggiunto.
Daniele Becci conferma la validità dell’investimento: la sua Camera di commercio rispetterà il patto con Snav per un contributo di 200mila euro in tre anni (centomila l’anno scorso, 70mila quest’anno e 30mila il prossimo) e guarda al bicchiere mezzo pieno: «Il collegamento diretto con Hvar, Brac e Korcula è un vantaggio perché sono isole bellissime che si girano a piedi, dunque la mancanza dell’auto non sarà un problema» dice il presidente dell’ente camerale, fiducioso in una conferma ovvero in un miglioramento dei numeri dello scorso anno (furono 17mila i passeggeri). L’impossibilità di portare l’auto al seguito, unita alla cancellazione di Spalato come meta d’approdo, sposterà su Ancona una buona fetta di passeggeri. Per contro, Pescara dovrà attrezzare un’area di sosta per soddisfare le richieste di chi sceglierà di partire da qui.
Piuttosto, a fare arrabbiare Becci in tema di porto è stata la proposta del governatore D’Alfonso per una “Terrazza Paradiso” da realizzare sulla vasca di colmata. Ancora meno Becci ha gradito l’esclusione dal tavolo regionale dell’altro ieri sui problemi del porto. «Quella montagna di fanghi avrebbe dovuto essere portata via da tempo visto che nei costi del dragaggio rientrava anche lo smaltimento. Invece è ancora lì e sta procurando un danno enorme al Marina, di cui troppo spesso ci si dimentica» dice Becci, evidenziando quanto investito dalla Camera di commercio su Snav, pesca e stazione marittima.