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Data: 08/02/2015
Testata giornalistica: La Repubblica
Berlusconi: "Pd non ha rispettato patti, rischio deriva autoritaria". Il presidente di Forza Italia all'attacco: "Avevamo creduto di poter fare insieme le riforme istituzionali e la legge elettorale". Serracchiani: "Ex Cavaliere quasi commovente".

ROMA - "Avevamo creduto di poter fare insieme le riforme istituzionali e la legge elettorale e di avere un presidente della Repubblica condiviso. Ma il Partito democratico non ha rispettato i patti per puri interessi di parte". Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Tg5, denuncia la rottura del Patto del Nazzareno e attacca il Pd e il lavoro sulle riforme. Poi specifica: "Non era questo il patto del Nazareno che volevamo, non era questo l'obiettivo che volevamo raggiungere insieme per il bene del Paese".
Riforme, Berlusconi: ''Rischio deriva autoritaria''
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Rischio deriva autoritaria. L'ex Cavaliere si scaglia anche contro il premier, Matteo Renzi: "È inaccettabile che il presidente del Consiglio impegni tutti gli sforzi del governo e del Parlamento per affrontare leggi certamente di rilievo, ma che non hanno urgenza alcuna, stante la drammatica situazione in cui versa il Paese", ha aggiunto, dichiarando la sua delusione: "Così è venuto meno il nostro sogno di un progetto condiviso e anzi: per come si sta delineando la nuova legge elettorale, con una sola Camera eletta dal popolo, con il terzo Presidente del Consiglio non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria", ha detto, rispondendo di fatto all'"andiamo avanti anche senza di voi" dichiarato in questi giorni dal premier.

Centrodestra unito. In merito, poi, alle divisioni all'interno del partito, l'ex premier si impegna a ricercare l'unità: "Lavorerò con rinnovato impegno perché il centro-destra possa ritornare unito e possa offrire al paese quelle urgenti soluzioni che finché ho avuto l'onore di presiedere il governo avevano garantito agli italiani più benessere, più sicurezza, più libertà. "Il Paese ha necessità di riforme strutturali ben diverse da quelle proposte dalla sinistra", ha aggiunto.

Le reazioni. "Berlusconi che parla di deriva autoritaria è quasi commovente", è il commento del vicesegretario Pd Deborah Serracchiani replica su Twitter all'attacco del Cavaliere sulle riforme.

Sulla stessa lunghezza d'onda il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, che accusa il presidente di Forza Italia di incoerenza e assicura che, comunque, il Pd sulle riforme va avanti: "Berlusconi è incoerente tra ciò che dice e ciò che ha votato. Mi sembrano dichiarazioni un po' fuori controllo e registro, fatte per tenere insieme il proprio partito piuttosto che espressione di valutazioni di merito reale". "Sia chiaro - ha aggiunto - che noi andiamo avanti e siamo al miglio conclusivo delle riforme. Mi auguro che Fi recuperi l'intelligenza politica necessaria altrimenti ne prendiamo atto e andiamo avanti nell'interesse del Paese". Per Guerini, "parlare di deriva autoritaria per il nostro Paese è un'affermazione molte grave che - ha aggiunto - mi fanno dire che qualche volta Berlusconi dichiara senza capire il senso delle cose che dice".

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, a difesa dell'intervento del presidente del suo partito: "I colonnelli di Renzi non perdono tempo e danno fiato a trombe e trombette - attacca Brunetta -. Cara Serracchiani e caro Guerini, la denuncia di Berlusconi sulla deriva autoritaria del governo Renzi non potrebbe essere più seria e determinata. Fanno piangere le vostre battute da bar. Incommentabili, impalpabili". E rincara le accuse al Pd: "Per quanto riguarda il percorso delle riforme è stato il vostro partito e il vostro segretario e presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ad essere incoerente rispetto al Patto del Nazareno. Avete fatto un accordo sapendo già dal principio di non volerlo onorare. Un atteggiamento vergognoso. Un azzardo morale degno di miglior causa". E continua: "Andrete avanti comunque anche senza di noi? Auguri. Vorrà dire - prosegue il presidente dei deputati azzurri - che questa volta le accalorate e preoccupate telefonate della Boschi e di Lotti alla ricerca dei voti altrui verranno fatte a Sel, agli ex M5S e a qualche altro transfuga del Parlamento italiano. Siete dei dilettanti allo sbaraglio e queste affermazioni sconsiderate, irrispettose e volgari lo stanno dimostrando ogni giorno di più".

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