Gli interventi strutturali previsti sul porto al centro del dibattito politico regionale. Il presidente della commissione di vigilanza, Mauro Febbo, è intervenuto ieri mattina sui lavori che riguarderanno il porto di Ortona e in particolare sulla vasca di colmata che a partire dalla prossima settimana sarà realizzata per lo smaltimento dei fanghi del dragaggio di Pescara. «A Pescara c’è una vera e propria emergenza- spiega Febbo- ma stiamo parlando di 30 mila metri cubi di rifiuti destinati a Ortona e vorremmo capire che tipo di materiali saranno depositati: ad esempio l’Arta ha provveduto a fare tutto quello che era necessario? Ciò che ci allarma in particolare sono le dichiarazioni del presidente Luciano D’Alfonso che ha parlato di un successivo dragaggio con conseguente stoccaggio di ulteriori 450 mila metri cubi di fanghi a Ortona. A cui si andranno ad aggiungere i 600 mila del dragaggio del porto di Ortona e anche qui vorremmo capire a che punto siamo».
Il timore di Febbo è che privilegiare Pescara significhi danneggiare Ortona che, ricorda, «è stata individuata come porto regionale». Il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Tommaso Cieri aggiunge: «Se entro il 31 dicembre non verranno espletati tutti i passaggi tutto sarà vanificato. Sembra che l’Arta non abbia fatto neppure fatto i carotaggi utili alle analisi. Bisognerà, inoltre, indire una gara europea ed è facile presupporre che si andrà oltre la scadenza. Poi non dimentichiamo che è previsto l’arrivo dei fanghi di Pescara e vorremo che ci spiegassero la tempistica».
A stretto giro di posta arriva la replica del sottosegretario alla giunta regionale Camillo D’Alessandro: «I fondi Fas previsti per il dragaggio del porto non saranno toccati- sottolinea - anzi la Regione sta lavorando per trovare fondi ulteriori al fine di realizzare la vasca di colmata che presumibilmente dovrà contenere se non tutte, buona parte delle sabbie dragate. I fondi potranno essere reperiti anche grazie ad un intervento dei privati attraverso una bando». Per D’Alessandro in realtà non c’è un'emergenza Pescara, c’è invece un’emergenza Ortona poiché in passato non è stato previsto né il costo né la modalità di smaltimento delle sabbie dragate. «La Regione - continua D’Alessandro - ha inoltre annunciato che a breve sarà costituito un organo di governo del sistema regionale dei porti in modo che vi sia una pianificazione e gestione unitaria. La sede dell’autorità portuale sarà Ortona». Si discuterà intanto giovedì nel corso della riunione del comitato Via, che ne esaminerà la richiesta, il progetto di costruzione di un deposito costiero di stoccaggio di gpl ad Ortona da 25 mila metri cubi.