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Data: 11/02/2015
Testata giornalistica: Primo piano
Atm-Regione, scontro finale. Autobus fermi al palo, pendolari a piedi. Confermata la decisione dell’impresa di sospendere le prestazioni. L’assessore Nagni: “Atm continua a comportarsi in maniera scorretta”.

Il dirigente capo dell’area, Rodolfo Cocozza, ha scritto alla ditta: “Non ci sono idonee motivazioni che giustifichino una iniziativa così grave come l’interruzione di pubblico servizio”. Ma l’impresa non arretra e rilancia: "Ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica". Nel pomeriggio i viaggiatori hanno tempestato di telefonate l’azienda, l’assessorato ai Trasporti ed il terminal per sapere se oggi le corse per diversi centri della regione ci saranno o meno.

Campobasso. La serrata dell’Atm ci sarà. Gli autobus del trasporto locale, oggi 11 febbraio, non viaggeranno. E i primi ad essere penalizzati saranno i viaggiatori, per lo più pendolari. Che, disorientati, oggi hanno tempestato di telefonate l’assessorato ai trasporti, l’Atm ed il terminal per avere notizie, sperando in un ripensamento che non c’è stato.
La vicenda è nota: l’azienda ha annunciato lunedì di voler sospendere il servizio (limitatamente al trasporto regionale, le corse dirette fuori dal Molise restano confermate) perché impossibilitata a garantirlo per i mancati trasferimenti dalla Regione. Di diverso parere l’assessore regionale al ramo, Pierpaolo Nagni, per il quale il comportamento della Regione è «normativamente corretto» mentre quello dell’Atm è un atteggiamento «inaccettabile ed ingiustificato».

«Mi preme ricordare – prosegue Nagni - che abbiamo 36 concessioni con aziende che svolgono attività di trasporto e che, in questo quadro, l’Atm resta l’unico soggetto dal quale, periodicamente, riceviamo minacce di azioni eclatanti e gravissime come l’interruzione di pubblico servizio. Dispiace constatare che l’azienda in questione, di fronte alla possibilità di dialogo, continui mettere in atto modalità di comunicazione scorrette nei confronti della Regione Molise. È un atteggiamento inaccettabile che, oltre a non giovare a nessuno va, in maniera del tutto ingiustificata, a penalizzare l’utenza»

A corredo del suo parere, Nagni ha inviato alla stampa la nota redatta dal dirigente capo dell’area IV, l’ingegner Rodolfo Cocozza, che recita così: «La ditta Atm non ancora provvede alla stipula del nuovo contratto di servizio, nonostante i ripetuti inviti. Le partite in sospeso che riguardano pagamenti vari vanno computate a fine esercizio annuale e a presentazione del bilancio, come prevede il precedente contratto di servizio e come stabilisce la delibera di Giunta 644/2011. In ogni caso si ricorda che ad Atm sono state accertate per il 2012 compensazioni in eccesso pari ad oltre 2 milioni di euro, che la ditta deve restituire alla Regione. Per quanto riguarda il 2014, una prima sommaria revisione ha già accertato al 30 settembre 2014 una maggiore compensazione di 512mila euro.
La questione pagamento interessi bancari e restituzione sorte capitale sulla cessione di credito riguarda non solo Atm ma tutte le aziende del trasporto pubblico locale e verrà affrontata, come di norma, in sede di redazione del bilancio previsionale 2015. Non ci sono pertanto idonee motivazioni che giustifichino una iniziativa così grave come l’interruzione di pubblico servizio. Rispetto a questa evenienza sono fatte salve tutte le necessarie ed obbligatorie iniziative in sede amministrativa e penale»

Affermazioni che la ditta ha rimandato al mittente in una nota inviata nel pomeriggio alle redazioni: «Atm si è trovata a leggere una comunicazione che nuovamente mette in discussione la serietà e l’affidabilità di questa impresa, paventando pretese sovra compensazioni di cui la scrivente avrebbe beneficiato addirittura per milioni di euro (e delle quali non esiste nessun atto che le accerti) e, in ultima analisi, ritenendo che le difficoltà finanziarie sottolineate nel preannuncio di interruzione dei servizi siano del tutto strumentali e non corrispondenti alla realtà.
La Regione continua a trattenere somme di sicura spettanza di questa società, risultiamo creditori di un importo pari a 2 milione e 300mila euro.
Rifiutandosi di pagare ad Atm gli importi in questione la Regione si sta appropriando indebitamente di somme a destinazione vincolata: un grave inadempimento sul piano contrattuale, che costituisce un reato che sarà nostra cura denunciare alla Procura della Repubblica.In assenza di un tempestivo riscontro della Regione, da domani i nostri mezzi saranno fermi per esaurimento delle scorte di carburante. Nelle sedi amministrative e penali sarà, poi, accertato su chi gravino le responsabilità di tale blocco: se ad un’impresa in evidente stato di difficoltà finanziaria o su di un Ente che continua ad appropriarsi indebitamente di somme che dovrebbero essere trasferite ai gestori del trasporto».
Da Campobasso le corse più frequentate sono quelle per raggiungere Bojano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Baranello e San Giuliano del Sannio.


E sulla questione è intervenuto anche il Forum del trasporto pubblico del Molise, esprimendo la sua apprensione per l’annunziato blocco del servizio e chiedendo alla ditta di tornare sui suoi passi. «Esprimiamo allarme – si legge - perché la sospensione sarebbe attuata in un periodo già critico per gli effetti dell’andamento atmosferico e perché l’Atm gestisce una considerevole parte della mobilità. Il disagio per i viaggiatori e quindi anche per le attività produttive e l’erogazione dei servizi sarebbe pesante».

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