L’AQUILA Ennesimo problema alla seggiovia delle Fontari, dove lunedì è «scarrucolata» una fune a causa del forte vento che ha imperversato per tutta la giornata. Ma la vera notizia è quella che sintetizza la stagione catastrofica della stazione sciistica di Campo Imperatore: rispetto allo stesso periodo dell’anno passato c’è stato un calo drammatico di presenze, che si attesta intorno al 90%. Colpa del maltempo e della neve arrivata in grande ritardo. Ma anche della mancanza di impianti adeguati, come sottolinea il direttore della stazione Marco Cordeschi. «Lo scarrucolamento di una fune della seggiovia delle Fontari», spiega, «è purtroppo abbastanza frequente, quando ci sono violente raffiche di vento, data l’esposizione dell’impianto. Infatti nell’altra seggiovia della Scindarella il problema non si verifica. È questo uno dei motivi per cui si è progettata una nuova struttura per le Fontari, delocalizzando in parte il percorso. Ma ormai da un anno tutto è fermo, dopo le osservazioni al progetto pervenute in Regione. E se fosse stato attivo l’impianto di Montecristo», sottolinea Cordeschi, «magari questa stagione poteva anche salvarsi. Invece si possono solo contare i danni: il calo delle presenze, sulle piste da sci, è finora drammatico, con un meno 90% rispetto all’anno scorso. Ora c’è tanta neve e sappiamo che sul Gran Sasso la coltre bianca resiste anche fino a maggio. Ma si potrà recuperare qualcosa, a marzo e aprile, solo se ci sarà bel tempo». La fune delle Fontari è uscita fuori dalla sua sede all’altezza dei piloni 7 e 8. Nella giornata di ieri le condizioni meteo avverse hanno impedito agli operai del Centro turistico del Gran Sasso di riparare il guasto. Ci riproveranno oggi, tempo permettendo.