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Pescara, 24/11/2024
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12/02/2015
Il Messaggero
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Stangata, braccio di ferro Comune-sindacati. Trasatti, Cgil chiede un confronto «Bisogna stabilire delle esenzioni, a rischio le fasce più deboli» |
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È già sul piede di guerra la Cgil, dopo l'annuncio del Comune di un bilancio «lacrime e sangue», con all'orizzonte rincari sui servizi a richiesta e aumento su Tasi, Tari e Imu. Una stangata che andrà a colpire famiglie e aziende aquilane e un futuro scenario di massimo rigore, imposto da una manovra durissima che dovrà far fronte a un ammanco di 15 milioni di euro, dovuto alla decurtazione da parte del Governo di 7,5 milioni di euro del fondo straordinario, di 3,5 milioni del fondo di solidarietà a la buco di 2,7 milioni legato alla Tasi 2014 delle case inagibili. Il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti chiederà insieme alle altre organizzazioni sindacali un «confronto immediato per stabilire fasce di esenzione» all'amministrazione comunale, che entro il 31 marzo dovrà approvare il bilancio. LA PREOCCUPAZIONE «Siamo molto preoccupati per le conseguenze che questi provvedimenti avranno sulle fasce più deboli che rappresentiamo - afferma Trasatti - Abbiamo criticato aspramente i tagli ai trasferimenti da parte del Governo perché alla fine della fiera sono sempre i più deboli a pagare con tagli ai servizi e aumento delle aliquote». La Cgil annuncia battaglia a livello locale e nazionale per «scongiurare l'ipotesi che il salasso possa colpire le migliaia di cassaintegrati della provincia, i pensionati, i disoccupati e in generale tutte le fasce più deboli - prosegue il segretario provinciale - Per tutti loro un aumento della tassazione e dei costi dei servizi sarebbe drammatico». IN PERICOLO GLI ANZIANI Altra fascia sociale da tutelare, secondo Trasatti, saranno i pensionati che percepiscono meno di 500 euro mensili e che «sul territorio provinciale sono circa 117 mila: la loro pensione è inferiore del 20 per cento rispetto alla media regionale». Ma i provvedimenti non riguarderanno solo l'aumento delle tasse: nel chirurgico taglia e cuci dell'assessore al Bilancio Lelio De Santis, infatti, sono previste variazioni sui servizi a domanda individuale, e anche le ipotesi di tassazione sulle rendite fondiarie, valorizzazione del patrimonio immobiliare e alienazione dei beni che non producono valore, come le circa 300 abitazioni nella disponibilità del Comune, frutto di sostituzioni edilizie, che potrebbero essere vendute. E poi gasolio razionato secondo orari rigidi nei plessi pubblici. L’ANGELO DEGLI ULTIMI Provvedimenti che secondo Pietro Giorgi, priore della Fraterna Tau che gestisce la mensa di Celestino V, «andranno ad aumentare la povertà di una città già ridotta alla fame e attanagliata dall'"usura" di affitti folli e continui pignoramenti». Sono tantissime le famiglie bisognose aquilane di cui Giorgi si prende cura e che ogni giorno si rivolgono alla mensa di Celestino non solo per mangiare, ma anche per chiedere una mano per il pagamento di bollette e tasse. Sono immigrati, pensionati, ma anche ex imprenditori e commercianti aquilani finiti sul lastrico. «Se il Comune crede di fare cassa su questa gente si sbaglia di grosso - conclude Giorgi - L'amministrazione deve aiutare queste persone e non affossarle. Vedo ogni giorno padri di famiglia che con dignità provano ad andare avanti, ma così non si va da nessuna parte».
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