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Pescara, 24/11/2024
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13/02/2015
Il Centro
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L’affollata “lista Falciani”: cantanti, politici e attori. Da Civati (per il conto del padre) a Straquadanio, da Vanoni a Stefania Sandrelli. Ci sono anche il finanziere Serra, il sondaggista Mannheimer, capitani d’industria |
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ROMA Da Stefania Sandrelli a Ornella Vanoni, da Renato Mannheimer all’ad di Benetton, Eugenio Marco Airoldi, fino al presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi. Sono solo alcuni dei nomi degli italiani che figurano nella “lista Falciani”, di cui oggi il settimanale L’Espresso ha pubblicato un’ampia parte. Si tratta di un elenco lungo 7.499 nomi, associati ad altrettanti conti della filiale di Ginevra della banca britannica Hsbc, per un totale che si aggira sui 7 miliardi di euro. Come da giorni raccontano diversi giornali internazionali, che hanno pubblicato l’inchiesta battezzata SwissLeaks (partita dall’Icij, l’International Consortium of Investigative Journalists), il ramo svizzero della britannica Hsbc ha messo in atto una gigantesca frode internazionale che dalla fine degli anni ’90 e fino al 2007 ha consentito di sottrarre al fisco più di 100 miliardi di dollari di oltre 100mila clienti e 20mila società offshore di 211 paesi. A svelare “la lista” il tecnico-informatico italo-francese Hervè Falciani che ha progettato il database della Hsbc e che da diversi anni collabora con la magistraura di Francia, Spagna e Usa. Già da domenica scorsa erano usciti alcuni nomi di personaggi noti, come il pilota Valentino Rossi, lo stilista Valentino Garavani e il manager Flavio Briatore (che ha residenza fiscale all’estero). Poi ieri dalla lista - che comprende centinaia di imprenditori, vip, professionisti, dirigenti d’azienda, commercianti, molti dei quali si sono già messi in regola con lo scudo fiscale voluto nel 2009 da Berlusconi) - sono spuntati anche i nomi di Pippo Civati (Pd) - per via di un conto aperto dal padre, dell’imprenditore Davide Serra e del politico Giorgio Stracquadanio, scomparso a gennaio dello scorso anno. «Non ho soldi in Svizzera e non ne ho mai portati, né prelevati» chiarisce Civati. E spiega: nella lista Falciani compare il nome di mio padre in relazione a un conto corrente presso la banca Hsbc. Compare anche il mio nome perché mio padre ha aperto quel conto nel 1994 (quando era amministratore della Redaelli Tecna, ndr.) indicandomi come procuratore, insieme a mia madre». Il deposito su quel conto documenta appena 6mila 589 dollari. E Civati aggiunge che «si è estinto nel 2011». Il finanziere Davide Serra - residente in Inghilterra - ha confermato l’esistenza in “trasparenza” del conto. Nessun commento invece dalla sorella di Stracquadanio, come da Sandrelli e Vanoni.
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