Ubriaco sul treno molesta i passeggeri e poi aggredisce gli agenti della Polfer. L’uomo, 42 anni, pugliese, viaggiava a bordo di un Freccia Bianca, partito da Lecce e diretto a Torino. E’ andata così: il personale delle Ferrovie, constatata la difficoltà di dialogare con lui e di tranquillizzarlo, avverte la Polizia ferroviaria. Una pattuglia sale mentre il treno è in sosta nella stazione di Pescara. Michele Arcangelo Carella, questo il nome dell’uomo poi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dorme placido, abbracciato, dicono gli investigatori della Polfer, a una bottiglia di vino. Gli agenti, coordinati dal comandante Davide Zaccone, lo svegliano chiedendogli di mostrare un documento di identità e invitandolo nel contempo ad abbandonare il treno. Per tutta risposta quello prima urla, poi minaccia, infine ingaggia una lotta con i poliziotti arrivando - questa è la ricostruzione della Polfer - a mordere la mano del comandante mentre a testa in giù, perchè non c’è altro modo, viene portato fuori dal treno. In questo frangente avrebbe chiuso le gambe intorno al collo di un agente, quasi a strozzarlo. Alla fine il pugliese si è arreso. Il fatto è successo mercoledì alle 14,50. Convalidato il fermo, l’uomo è stato condannato a due mesi e 20 giorni e rispedito a Lecce