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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/02/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bilancio, mancano all’appello 13 milioni e mezzo. Gli aumenti paventati saranno fatti considerando il reddito

L'AQUILA. È in programma per la metà della prossima settimana il viaggio della speranza al ministero delle Finanze per chiedere ancora una volta che il governo dia al Comune di L'Aquila i soldi per il patto di stabilità, come promesso. La questione, ha spiegato l’assessore Lelio De Santis, sarà affrontata in un tavolo tecnico alla presenza del sottosegretario Paola De Micheli. All’appello, oltre ai 7 milioni e mezzo del patto e i 3,5 del fondo di solidarietà, mancano anche 2 milioni e mezzo per la riduzione Tasi al 50% del 2015. L’amministrazione chiederà che i fondi vengano inseriti nel Milleproroghe. Se ciò sarà fatto, gli aumenti paventati potranno essere scongiurati. In ogni caso è pronto già il piano B: la bozza di bilancio con i tagli e gli aumenti già operati. Nel calderone adeguamenti di Tasi e Tari e ritocco dell’Imu.
I SERVIZI
«Gli aumenti comunque - ha spiegato De Santis - saranno fatti considerando il reddito delle famiglie». Quella che si prospetta insomma è una operazione Robin Hood, si toglie ai ricchi per dare ai poveri. «Per la Tasi ci confronteremo la prossima settimana con le associazioni di categoria per concordare con loro le nuove tabelle per attività». «Per quanto riguarda gli aumenti per altri servizi, la giunta ha dato mandato a ogni settore di valutare le proposte per eventuali tagli o adeguamenti». De Santis non ci sta alle strumentalizzazioni politiche, né da parte delle opposizioni, né da parte dei sindacati.
IL PAREGGIO
«Se non otterremo quanto chiesto - continua - in ogni caso riusciremo a portare in pareggio il bilancio». Non ci sarà alcun rischio di dissesto. Sulla questione relativa alla revisione delle tariffe per i servizi sociali a domanda individuale, quali, in particolare, il trasporto scolastico, le mense scolastiche, i servizi di prescuola e interscuola, l’assessore Emanuela di Giovambattista cerca di fare chiarezza.
LA REVISIONE
«Il settore competente - ha spiegato - ha iniziato la revisione delle tariffe indipendentemente dalla predisposizione del bilancio. La revisione risponde a principi di equità sociale. Continueranno a essere tutelate, attraverso l’esenzione totale dai pagamenti, tutte le famiglie con fragilità sociali, e dunque con reddito Isee al di sotto dei parametri individuati dalla legge. Mentre ora, al di sopra della soglia minima che dà diritto all’esenzione, il pagamento delle tariffe è uguale per tutti, con l’adeguamento andrà rimodulato sulla base del reddito Isee».

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