TERAMO E’ guerra fra Ugl trasporti e Sul da una parte e Baltour dall’altra. I due sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione a causa di «turni massacranti, che creano grave nocumento alla salute dei lavoratori ed alla incolumità dei viaggiatori». Tranquillo Palumbi dell’Ugl e Ugo Sergio Crisafulli del Sul fanno notare che «la lenta procedura di accertamento da parte degli organi preposti, sta "fornendo" un alibi all'azienda che procede nella prevaricazione di ogni normativa». I due sindacalisti parlano poi del licenziamento di un delegato sindacale Ugl di Teramo con motivazioni che i due ritengono «strumentali» e che invece andrebbero ricercate nella sua attività da sindacalista. Ugl e Sul annunciano scioperi e già da ora si scusano con i passeggeri anche per l’applicazione di una serie di norme per cui «non considereremo riposi settimanali regolari i periodi di recupero ore lavorate, inoltre al termine delle 4,30 di guida effettiva sarà rispettata l'interruzione di 45 minuti, i nostri associati si asterranno da effettuare i tempi di pre e post orario (carico e scarico viaggiatori e bagagli), prima dell'orario indicato nei turni unilateralmente predisposti dall'azienda, stante che le prestazioni accessorie non vengono considerate ore lavorative ne vengono retribuiti come tali». Dura la replica della Baltour che ritiene le dichiarazioni «totalmente destituite di fondamento, strumentali e diffamatorie, finalizzate esclusivamente ad assicurare un minimo di “visibilità” verso un sindacato, il Sul, che è oggettivamente inesistente sia a livello di contrattazione nazionale, non essendo firmatario del Ccnl di categoria, sia a livello locale, non avendo nemmeno un iscritto fra i lavoratori Baltour in Abruzzo». Baltour fa notare che le affermazioni su condizioni e tempi di lavoro in azienda sono false, come testimoniano i quotidiani controlli di Polstrada e Motorizzazione, mediante l’esame degli strumenti di registrazione informatizzati. Addirittura, in Baltour c’è il problema opposto: non si riesce a completare l’orario, fanno notare. «Quanto al licenziamento, trattasi di questione esclusivamente disciplinare dettata da gravissime motivazioni che nulla hanno a che vedere con le questioni di relazione industriali strumentalmente e falsamente introdotte dalle citate sigle», aggiunge l’azienda ricordando che tutte le procedure previste dallo statuto dei lavoratori sono state rispettate.