PESCARA Rompere con il passato per "toscanizzare l'Abruzzo". Solo una delle tante espressioni usate ieri da Luciano D'Alfonso con i suoi assessori e i dirigenti della Regione coinvolti nella giunta tematica di Isola del Gran Sasso. Location sobria, il santuario di San Gabriele, e un messaggio chiarissimo prima di tutti i dettagli settore per settore: "La nostra non è una Regione funzione, non è una struttura organizzata, depersonalizzata". Quindi va cambiata, partendo dal tema della giunta tematica di ieri: la necessità di "insediare una nuova ambizione politica". Le parole d'ordine sono sempre le stesse: attrarre nuovi investimenti, facilitare la vita delle imprese, la formazione e, soprattutto, "pensare per obiettivi".
PENSARE PER OBIETTIVI
Basta con la politica dell'emergenza, con le toppe a colori messe qua e là ad ogni scroscio di pioggia. La politica inaugurata ieri da D'Alfonso è questa: "Non possiamo chiamarci fuori dal secolo". Si cambia. Anche se il governatore lo ha espresso ancora una volta a modo suo, richiamando gli invitati a quella che in filosofia viene riassunta nella domanda ultima: "Questa cosa che sto facendo, quali effetti produce, a chi serve, e se non la facessi, quale danno produrrebbe?". Molti i temi toccati nel confronto con i Capi Dipartimento. Il direttore degli Affari Europei, Giovanni Savini, non poteva essere più schietto: "Ho trovato una situazione difficile. Ho ereditato un Por-Fesr polverizzato in interventi settoriali e localistici. Ma soprattutto ho accolto 192 osservazioni critiche dalla Ue". D'Alfonso, fresco di nomina nel comitato delle Regioni di Bruxelles, gli ha fatto da sponda: "L'Unione europea è indispettita con noi perché quando abbiamo avuto problemi giudiziari non glielo abbiamo detto". Si sfoga anche il direttore del Dipartimento Lavoro e formazione, Di Rino: "Ho trovato roba ferma da anni. Sto ancora lavorando su Fse 2007/2013". D'Alfonso ha ricordato di avere aperto personalmente un profilo Facebook e Twitter su Abruzzo Lavoro: "Siamo già a migliaia di contatti: ora la gente può chiederci qualcosa e noi siamo in grado di rispondere".