ISOLA DEL GRAN SASSO «Una legge obiettivo annuale che precisi le dieci grandi questioni da realizzare»: è il tema che è maturato dalla giunta tematica abruzzese, nel Santuario di San Gabriele, a Isola del Gran Sasso, alla quale ha partecipato lo stato maggiore della Regione. Il confronto tra esecutivo regionale e tecnostruttura, voluto dal presidente della giunta, Luciano D'Alfonso, si è concluso nella serata di ieri dopo le relazioni degli oltre cinquanta partecipanti tra assessori, dirigenti, e delegati delle società di servizio. Un solo punto all'ordine del giorno: individuare il percorso sul quale condurre l'azione amministrativa regionale. Il vicepresidente, Giovanni Lolli, ha proposto una nuova «iniziativa capovolta, dove la politica indica ciò che vuole, pensando a ciò che manca, perché noi siamo sul punto di fare scelte». Duro il commento dell'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, che ha parlato, riferendosi ai rilievi della parifica del 12 luglio, di «fallimento della dimensione regionale in questa regione». «Sforiamo i tetti sui dispositivi medici di 50 milioni di euro», una quantità maggiore rispetto alla spesa per beni e servizi che, però, può essere ricostruita per appena il 58 per cento, «ciò vuol dire», ha detto Paolucci, «che di 20 milioni di euro non abbiamo traccia». Per Donato Di Matteo, bisogna incamminarsi sulla strada della sburocratizzazione, dell’adozione dei regolamenti in materia comunitaria «per calmierare l'anticipazione chiesta alle Regione dall'Unione europea». L'assessore Dino Pepe ha evidenziato la «confusione organizzativa del settore» dopo la chiusura dell'Arssa: «Nonostante tutto abbiamo lottato per evitare il disimpegno delle risorse del Piano di Sviluppo locale». L'assessore al Sociale, Marinella Sclocco, ha parlato di un «vuoto di 17 anni ed un buco di 23 milioni di euro di trasferimenti in meno ai 35 ambiti», gli organismi che gestiscono i servizi alle persone. «Ho trovato molta roba ferma da anni», ha ammesso allargando le braccia il direttore del dipartimento Lavoro e Formazione, Tommaso Di Rino, il quale ha chiarito che «sto ancora lavorando su Fse 2007/2013». «Per esempio Garanzia Giovani era ferma e la stiamo sbloccando con 14 obiettivi concreti nel 2015», ha proseguito Di Rino, «per i primi 500 iscritti stiamo organizzando stage formativi in Europa potendo contare anche sui fondi Erasmus che ci sono stati sbloccati: il che significa che a questi ragazzi potremo dare anche qualche soldo in tasca». «Il paradosso è che l'Ente regione è un organismo regionalista che non conosce i numeri sociali della sua realtà e, di conseguenza, è incapace di essere efficace», ha commentato D’Alfonso: «C'è la necessità, quindi, di rompere con il passato per toscanizzare l'Abruzzo, e intensificare la pianificazione strategica.