Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, parteciperà alla prossima seduta del consiglio comunale dell’Aquila, il 26 febbraio. «La presenza del governatore - dicono i consiglieri d’opposizione - ha lo scopo di chiarire se ci sia un futuro per L’Aquila come capoluogo». I consiglieri ripongono, in questo incontro, le ultime flebili speranze di salvare il Comune dal paventato dissesto finanziario. Dopo le ammissioni di estrema sofferenza del bilancio comunale (una voragine di 14 milioni di euro) e le conseguenti spaccature nella stessa maggioranza, l’appuntamento con la verità sulle finanze comunali è ineludibile.
DE MATTEIS
«Cialente non può esimersi dall’ammettere che questo Comune è sull’orlo della catastrofe finanziaria» ha tuonato Giorgio De Matteis (L’Aquila Città Aperta), in un’accesa conferenza stampa, insieme ai consiglieri di Prospettiva 2022 e Tutti per L’Aquila. «D’Alfonso, dopo ripetuti inviti, dovrà rispondere sulle possibilità che il comune possa attingere a fondi europei per far fronte all’attuale e crescente sofferenza finanziaria», sottolinea De Matteis. «Mancano 14 milioni di euro. Non sarà possibile coprirli con l’aumento delle tasse». «Nonostante la difficoltà a chiudere il bilancio - chiarisce De Matteis - l’ente non riesce a dotarsi di un ufficio specializzato nella redazione dei bandi europei che consentano di richiedere fondi ad hoc per progetti di crescita».
PIETRUCCI
Nonostante il sindaco sia referente dello stesso partito di governo nazionale e regionale, le opposizioni denunciano che il Pd abbia ormai decretato la morte del capoluogo. Quando il consigliere regionale Pietrucci presentava il progetto di legge L’Aquila capoluogo, a Roma il Pd avallava il progetto di macro regione Abruzzo-Marche. «L’Aquila sarà depotenziata in tutte le funzioni istituzionali e politiche», allarma il consigliere Luigi D’Eramo (Prospettiva 2022), «a vantaggio di Pescara e Ancona, nuovi poli della macroregione».
LE GARANZIE
A D’Alfonso le opposizioni chiedono garanzie sulla centralità della città nell’agenda del governo regionale, con relativo supporto di fondi europei. D’Alfonso assurge, oggi, a unico garante politico per le opposizioni comunali, a fronte di un sindaco definito mendace e di una senatrice evanescente. «Davanti a D’Alfonso, Cialente ci deve dire davvero come stanno le casse del Comune», tuona Emanuele Imprudente. «La proposta di legge di L’Aquila capoluogo dell’ingenuo Pietrucci è l’ennesimo diversivo allo scippo al capoluogo».