PESCARA Mancano 35 milioni di euro per affrontare l’emergenza dei 5.000 lavoratori abruzzesi in cassa integrazione in deroga le cui indennità sono state pagate fino al mese di aprile 2014. Lo hanno detto i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Gianni Di Cesare, Maurizio Spina e Roberto Campo nel corso dell’incontro con il ministro Giuliano Poletti a Pescara venerdì scorso. «Vogliamo segnalare la particolarità di questo strumento», hanno detto i sindacati, «che, nella nostra Regione, è stato attivato per le crisi di tutti i settori e a salvaguardia dei lavoratori dell’area del cratere sismico. Uno strumento, quindi, a forte impatto sociale»., hanno aggiunto ricordando i 54mila posti di lavoro persi in tutti i settori dallo scoppio della crisi nel 2008. Proprio per quanto riguarda la gestione della crisi i sindacati hanno sottolineato l’efficacia del modello abruzzese «che si è caratterizzato per la gestione del tavolo istituzionale denominato Cicas. Vorremmo allargare l’esperienza di questo tavolo anche sperimentando con il ministero del lavoro la gestione dei contratti di solidarietà». I sindacati hanno posto all'attenzione del ministro del Lavoro altri due punti cruciali. Innanzitutto la questione del taglio delle risorse europee. «L’Abruzzo nella nuova programmazione europea è considerata regione in transizione. Rispetto alla programmazione 2007-2013, paradossalmente, il nostro territorio perderà 321,7 milioni di euro. Per il Fondo sociale europeo abbiamo il taglio più rilevante fra tutte le regioni italiane. Avevamo 316 milioni nella precedente programmazione; nella nuova programmazione ci sono 142,5 milioni». I sindacati parlano quindi di «totale incertezza» rispetto ai fondi ex Fas «e non ha ad oggi avuto seguito l’impegno assunto dai precedenti governi di compensare il taglio dei fondi strutturali subito dall’Abruzzo con una maggiore dotazione del fondo sviluppo e coesione». Terzo e ultimo quesito posto al ministro è sui Centri Impiego, che secondo i sindacati sono ridotti ai minimi termini. In questo caso si è chiesto di tener presente che l'Abruzzo può essere campo sperimentale con la costituenda nuova Agenzia Nazionale. Nel caso della cassa in deroga il ministro ha spiegato che verranno esaminate le posizioni caso per caso, ma che i problemi di bilancio non permettono grandi margini.