Il Volo con Gianluca Ginoble sbanca Sanremo. Ma anche il volo in elicottero di Luciano D’Alfonso spiazza tutti, Pd compreso, oltre a creare lo scompiglio in campo avversario. Il fatto: nel giorno di San Valentino il governatore atterra nel Santuario di San Liberatore, dove ha convocato i suoi assessori, con l’elicottero guidato dall’imprenditore Lucio Petrocco, coordinatore provinciale di Forza Italia. Si tratta solo di una tappa, perché sullo stesso velivolo D'Alfonso raggiunge Villa Celiera per partecipare al consiglio comunale straordinario sulla frana, sorvolando poi Civitella Casanova, l’altra zona di dissesto idrogeologico. Niente di male, spiega Petrocco: «Ho solo messo a disposizione dell’istituzione Regione il mio elicottero». Nulla quaestio se Petrocco non fosse anche un dirigente di Forza Italia, partito saldamente all’opposizione. Non a caso i primi strali sono arrivati proprio dal capogruppo azzurro Lorenzo Sospiri che parla di «umiliazione» per il partito Il carico da novanta lo aggiunge però Mauro Febbo: «Forse adesso è più chiaro perché il 26 maggi scorso chiesi le dimissioni di Pagano. Questi sono i suoi amici, questi i risultati. Poi il nostro elettorato, giustamente, si incazza e si domanda: ma come, noi facciamo la guerra a D’Alfonso e i nostri lo portano in elicottero?».
IL COORDINATORE MINIMIZZA
Pagano ovviamente ridimensionare questa sorta di patto del Nazareno sui cieli d’Abruzzo: «Non credo che sia da strumentalizzare una vicenda che aveva un altro fine, aiutare le popolazioni colpite dalla frana. Il nostro coordinatore provinciale di Pescara ha solo messo a disposizione della Protezione civile il suo elicottero». Protezione civile che, peraltro, precisa di non aver mai trasportato D’Alfonso.
Qualche imbarazzo anche nel Pd, tra l'altro alle ultime battute del congresso regionale. Alexandra Coppola, unica donna tra i giovani candidati alla segreteria: «Che dire, forse sarò un po’ gelosa avendo fatto in un solo giorno Torre dé Passeri-Vasto-Castel di Sangro-Teramo in macchina e senza prendere multe. Scherzi a parte, per me il vero tema non è con chi va D’Alfonso, ma cosa fa per risolvere i problemi dell’Abruzzo. Quella che sto vedendo io è una regione piena di problemi a cui abbiamo fatto un sacco di promesse». Per Marco Rapino, altro giovane candidato alla segreteria regionale del Pd, il problema non si pone: «Il presidente D'Alfonso sa quello che fa. Le sue attività, in questi giorni, sono svolte in favore della risoluzione di gravi problemi legati al dissesto idrogeologico».