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Pescara, 24/11/2024
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18/02/2015
Il Centro
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Stop sfratti e Iva, ecco il milleproroghe. Al 27% l’aliquota Inps per gli autonomi. Riaperti i termini di rateizzazione delle cartelle Equitalia, tornano i giudici di pace |
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ROMA Il decreto “milleproroghe” scade il primo marzo, il voto di fiducia è una scelta obbligata anche a causa del crocevia di altri decreti da convertire in legge tra Camera e Senato nelle prossime due settimane. Ieri pomeriggio è cominciata la discussione generale, in serata la richiesta del governo sul testo blindato uscito dalla maratona delle commissioni, che sarà licenziato oggi da Montecitorio. Diverse le novità introdotte tra cui il ritorno al passato per i regimi delle partite iva, lo slittamento degli sfratti, lo stop alle sanzioni per le regioni che sforano il patto di stabilità e la marcia indietro sulle frequenze tv. Partite Iva. Torna al 27 per cento l’aliquota per i contributi Inps degli autonomi. Aumenterà al 28 e al 29 per cento fino al 2017. Modifiche anche al regime dei minimi aumentati dalla legge di stabilità. Per i redditi fino 30mila euro sarà possibile scegliere il forfait del 15 per cento oppure del 5 per cento per cinque anni o fino al raggiungimento dei trentacinque anni di età. Una misura sollecitata da tutti i partiti che se fosse restata in vigore come previsto dalla finanziaria, avrebbe penalizzato maggiormente i giovani lavoratori autonomi a tassazione separata. Sfratti. È una delle correzioni più attese, chiesta a gran voce dai Comuni che avevano denunciato pericoli di tenuta sociale specialmente nelle grandi città. Si tratta di una mini proroga di quattro mesi del blocco degli sfratti: la norma prevede che sia il giudice a stabilire uno slittamento per favorire il passaggio “da casa a casa” dell’inquilino. Secondo le associazioni di categoria la misura sarà sufficiente a sanare solo una piccola parte delle situazioni a rischio. Frequenze Tv. Dopo l’annuncio di un aumento consistente del gettito dello Stato, con un aggravio pesante per Rai e Mediaset si torna alle tariffe del 2013. Bocciato dalle commissioni anche il passaggio delle competenze dei canoni dall’AgCom al ministero dello Sviluppo economico. Adempimenti fiscali. Slitta di un anno, fino al giugno del 2016, il termine per il pagamento dei mutui accesi per pagare le tasse dagli imprenditori emiliani dell’area del sisma. Riaperti i termini anche per la rateizzazione delle cartelle Equitalia. Quelli decaduti lo scorso anno, possono riaprire un piano di rate entro il 31 luglio senza correre il rischio di nuove azioni esecutive. Sul fronte degli incentivi fiscali sono stati estesi fino al 2017 quelli per il rientro in patria di chi lavora o studia all’estero, i cosiddetti “cervelli in fuga”. Enti locali. Anche nel 2014 le Regioni che non hanno rispettato il patto di stabilità interno non subiranno sanzioni. Misura che secondo alcuni, come il governatore leghista della Lombardia Roberto Maroni, sarebbe cucita su misura per il Lazio. Interventi analoghi mirati riguardano però anche Venezia, L’Aquila e la Sicilia. Regioni e Comuni potranno chiedere il ripristino degli uffici dei giudici di pace. Si potranno recuperare circa la metà dei 500 presidi giudiziari che erano stati soppressi.
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