In una nota Wwf, Carrozzine determinate, Comitato No Filovia e Comitato utenti strada parco, denunciano «l’elettrificazione al buio» dell’ex tracciato ferroviario. Nonostante il fallimento dell’azienda che produce il Filò, il mezzo scelto inizialmente per la filovia, l’azienda che conduce i lavori sulla strada parco, un’Ati con Balfour Beatty capofila, ha dato il via l’altra ntote ai lavori di tesatura dei cavi per l’elettrificazione dei quattro chilometri di strada parco nel territorio di Montesilvano.
«Incredibilmente - scrivono le associazioni - viene completata l’elettrificazione aerea in assenza del mezzo da impiegare. Perfino di fronte al clamoroso fallimento di un progetto non funzionale, la Regione Abruzzo non coglie l’occasione per procedere in autotutela alla sospensione dei lavori e alla richiesta di risoluzione in danno del contratto. Si continuano ad impiegare risorse pubbliche senza nessuna certezza per quanto riguarda il risultato finale». I No filovia chiamano in causa la responsabilità del governatore D’Alfonso, «che nonostante le forti perplessità espresse su questa vicenda dalla stessa amministrazione di centro sinistra che governa la città di Pescara, decide di fatto di tutelare interessi privati a discapito dell’interesse pubblico».