Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.939



Data: 21/02/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Liberalizzazioni e concorrenza - Taxi, farmacie, porti: tutte le retromarce dell’ultimo minuto. Piccole compravendite senza notaio. Piccole compravendite senza notaio

ROMA Nemmeno Matteo Renzi se l’è sentita. Qualunque governo ha provato a sfidare i tassisti ne è uscito malconcio. Ne sa qualcosa Pierluigi Bersani, quando con le sue ”lenzuolate” liberalizzatrici provò ad introdurre la doppia licenza. Le auto bianche bloccarono mezza Italia per giorni. Il tentativo di aprire il mercato fu respinto con perdite. E quella di Bersani era pure una riforma «soft» rispetto a quella spuntata nella bozza del decreto sulla concorrenza entrato nel consiglio dei ministri. «La norma», c’era scritto nella relazione illustrativa del provvedimento, «mira ad abolire gli elementi di discriminazione competitiva tra i servizi di taxi e di noleggio con conducente in una prospettiva di piena sostituibilità tra i due servizi». Come buttare un secchio di benzina sopra un incendio. Significherebbe che un servizio come Uber, contro il quale i tassisti in tutta Italia stanno lottando strenuamente, non avrebbe più nessun vincolo, saltando l’obbligo dopo ogni corsa di dover tornare alla rimessa prima di poter far salire a bordo il cliente successivo. Come se non bastasse, la norma inserita nella bozza entrata in consiglio dei ministri, permetteva di operare anche ai noleggiatori di auto con conducente provenienti da altri Comuni. Il progetto ha avuto vita breve. Alle 17 di ieri, ora in cui la riunione dei ministri è terminata, è uscito dalla bozza finale. I tassisti non dovranno scendere in piazza. E come loro nemmeno i farmacisti, altra lobby che è sempre riuscita se non a dribblare, almeno a contenere qualsiasi spinta liberalizzatrice. Per settimane si è discusso della proposta, contenuta nelle bozze del disegno di legge sulla concorrenza, di permettere la vendita dei farmaci di fascia C, quelli prescritti dal medico ma non mutuabili, anche nelle parafamacie e nei supermercati. Stralciata anche questa. Così come la riduzione delle distanze minime tra una farmacia e un’altra che ne avrebbe consentito l’aumento del numero. Fumata nera anche sull’apertura alla concorrenza nei porti. Il provvedimento entrato in consiglio dei ministri prevedeva il divieto per le autorità portuali di costituire o partecipare a società che offrissero servizi nei porti stessi, obbligando le stesse ad effettuare delle gare. Alla lenzuolata di Renzi e del ministro Federica Guidi sopravvive anche la legge Levi, quella che vieta per i libri sconti superiori al 15%. Così come la liberalizzazione della vendita dei giornali. Per tassisti, farmacisti e porti, #lavoltabuona, come dice Renzi, sarà la prossima.

Piccole compravendite senza notaio
GLI ATTI PER BOX O TERRENI FINO A 100 MILA EURO POTRANNO ESSERE CONCLUSI ANCHE CON UN AVVOCATO

Negli studi legali potranno entrare anche soci di capitale
Più portabilità per fondi pensione e per utenze di telefonia. Via libera al disegno di legge sulla concorrenza. Il premier: in Parlamento riusciremo a battere la resistenza delle lobby

ROMA Assicurazioni, professionisti, telecomunicazioni, energia, Poste. Alla fine il Consiglio dei ministri è riuscito ad approvare un disegno di legge in materia di concorrenza abbastanza sostanzioso, che però si fa notare anche per le parti stralciate all’ultimo momento a causa delle pressioni delle categorie interessate; pressioni che hanno trovato una sponda politica all’interno del governo. Il testo ora andrà alle Camere dove prevedibilmente incontrerà nuove resistenze, che il premier Renzi ha già annunciato di voler sfidare. Il vero rischio però è che i tempi della discussione si rivelino lunghi, in un Parlamento dominato dai decreti legge.
Il capitolo Rc auto è ampio ma ispirato ad un principio abbastanza chiaro, di scambio: sono previsti «sconti significativi» per i clienti che accettano clausole per il controllo dell’autoveicolo e il contrasto alle frodi. Ad esempio l’installazione della cosiddetta “scatola nera” o di rilevatori del tasso alcolemico, oppure la riparazione presso carrozzieri convenzionati. Sempre nell’ottica di combattere le truffe, la possibilità di indicare testimoni - in caso di incidenti con soli danni alle cose - è limitata al momento della denuncia.
VIA IL DIVIETO DI PUBBLICITÀ
Una serie di misure tendono favorire in vari settori la portabilità. Ad esempio per quanto riguarda i fondi pensione, i lavoratori potranno conservare i propri contributi previdenziali quando cambiano fondo: attualmente i contratti di categoria possono limitare questa possibilità. Nei settori della pay-tv, della telefonia fissa e mobile e di Internet, vengono semplificate le procedure per il passaggio da un gestore all’altro e si pone un vincolo alle eventuali penali.
Sono molte, e alcune piuttosto incisive, le novità che riguardano il mondo delle professioni. Per i notai viene eliminato il divieto di pubblicità ed allargato il bacino di competenza (non più il distretto di competenza ma la Regione). Ma soprattutto il governo punta a ridurre gli atti per i quali il cittadino si deve rivolgere al notaio: non sarà più necessario farlo per costituire Srl semplificate (al di sotto dei 20 mila euro di capitale) e per le compravendite immobiliari per immobili non abitativi (ad esempio box o terreni) fino all’importo di 100 mila euro. Queste transazioni potranno essere concluse anche con l’assistenza di un avvocato o di un commercialista. Negativa la reazione del Notariato, per il quale si tratta di una cambiamento che «fa saltare le tutele per i cittadini e li espone a forti rischi di criminalità e frodi».
Attraverso l’interpretazione autentica di una norma del 1939 (connessa alle famigerate leggi razziali) viene poi chiarito che le società tra ingegneri possono assumere commesse da privati. Per gli avvocati le novità principali riguardano la possibilità di costituire società multiprofessionali, anche con soci di capitale. Viene poi ripristinato l’obbligo di presentare al cliente un preventivo, anche senza richiesta dell’interessato.
PIÙ DI QUATTRO LICENZE
Si apriranno all’ingresso del capitale pure le farmacie, per le quali cade il vincolo non più di quattro licenze per lo stesso titolare: queste modifiche sono state inserite nel testo finale del disegno di legge, a differenza di quelle relative alla vendita dei medicinali di fascia C.
Poste italiane perde la riserva di legge che le garantiva l’esclusiva nel recapito di multe e atti giudiziari. Infine l’energia: il regime di maggior tutela cesserà dal primo gennaio 2018 sia per l’elettricità e per il gas: entro quella data i consumatori dovranno scegliere un operatore sul libero mercato.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it