L’AQUILA «Credo che restituire il centro storico agli aquilani voglia dire prima di tutto mantenere ben salde le postazioni degli uffici comunali tornando a utilizzare l’ingente patrimonio dell’ente. Mi riferisco, in particolare, a Palazzo Margherita (piazza Palazzo), all’ex scuola Patini (via Sassa), all’ex liceo Scientifico (via Maiella), a Santa Maria dei Raccomandati (corso Vittorio Emanuele), oltre agli immobili, tutti di pregio, concessi alla Provincia per le sedi scolastiche». A parlare è il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, che si dice contrario all’ipotesi lanciata l’altro giorno dal sindaco Massimo Cialente di realizzare la sede unica del Comune a Collemaggio, nell’area dell’ex ospedale psichiatrico la cui proprietà è dell’Asl. «Questi», continua Pietrucci, «sono solo alcuni degli immobili di proprietà del Comune in centro storico. Sulle ragioni di questa scelta sarebbe persino inutile tornare, in virtù del fatto che riportare il Comune in centro renderebbe nuovamente vivibile la città, anche dal punto di vista sociale, commerciale e culturale. Se l’obiettivo è riportare sedi in centro storico e risparmiare soldi pubblici, allora concentriamo le nostre forze su questo. Pensiamo al recupero del patrimonio architettonico e della qualità della vita per restituire il centro storico ai suoi cittadini. A questo proposito non sono più ammissibili ritardi che blocchino progetti e cantieri della ricostruzione pubblica. Per un’accelerazione in tal senso, mi impegno da adesso a favorire un incontro fra le amministrazioni pubbliche attualmente dislocate nelle zone periferiche della città, l'Usra, il Provveditorato alle Opere pubbliche e le associazioni di categoria. Ciò per stabilire strategie e cronoprogramma che definiscano i tempi dei rientri di uffici, attività artigianali e commerciali in centro, nonché la realizzazione di un sistema di parcheggi e dei trasporti che va pianificato secondo le linee tracciate dal Comune con il Pum». Sin qui Pietrucci. Ma Cialente insiste su Collemaggio (ipotesi questa che non piace neppure all’assessore Pietro Di Stefano, convinto che l’area migliore sia quella dell’ex autoparco comunale). «Quel sito», taglia corto Cialente riferendosi all’ex autoparco, «presenta troppe controindicazioni. Ed è improponibile e non economica la dislocazione del Comune in più sedi. L’area di Collemaggio è di gran lunga la migliore. Vedremo di parlare al più presto con l’Asl. E vedremo, attraverso un masterplan, come recuperare gli edifici, alcuni dei quali sono da abbattere. È il modo giusto per poter riqualificare quell’area potendo contare anche sulla realizzazione di un nuovo parcheggio lungo la strada Bandiera».